Sileri a Rtl 102.5: "Sulle mascherine al chiuso decisione la prossima settimana"


ROMA - A fare il punto della situazione Covid è stato questa mattina il sottosegretario al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri, ospite di RTL 102.5 in "Non Stop News", con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Stefania Iodice. Sull'obbligo di mascherina al chiuso "osserviamo i numeri, prenderemo una decisione la prossima settimana. Credo sia tempo di eliminare la mascherina al chiuso in alcune circostanze con un periodo di transizione. In alcune occasioni, come per i viaggi in treno o in aereo, le mascherine dovremo ancora tenerle, come anche nei luoghi in cui c'è maggior rischio per le persone, ad esempio ospedali e RSA". 

Continua ancora Sileri: "Non abbandoniamo la mascherina, la spostiamo dalla faccia alla tasca, consapevoli che dove c'è assembramento e maggior rischio dobbiamo rimetterla". Commentando gli ultimi numeri dei bollettini del Ministero della Salute, il sottosegretario Sileri prosegue: "I contagi ancora ci sono ma non vi è un peso sulle strutture sanitarie, e i ricoveri in terapia intensiva scendono, anche se non rapidamente. Questo dato, unitamente all'arrivo della bella stagione, ci mette in sicurezza".

Via le mascherine?
"Sono convinto al 100% che a giugno e luglio saremo senza mascherine" dichiara Pierpaolo Sileri. "Forse sarà utile tenerla ancora in alcune circostanze nelle prime due settimane di maggio, penso agli uffici e dovunque ci sia un contatto più stretto". Rispetto ai più piccoli, Sileri continua: "Sulle mascherine a scuola sono sempre stato un po' più flessibile. Vedo più preoccupanti le situazioni con soggetti adulti piuttosto che con bambini, sempre comunque spingendo per la loro vaccinazione".

Capienza al 100% anche al chiuso, con la mascherina
Visto l'andamento della pandemia nel nostro Paese, è possibile ripristinare la capienza al 100% anche al chiuso? "Secondo me è fattibile - risponde Sileri - almeno in alcuni ambienti e mantenendo la mascherina, eliminando quindi la distanza di sicurezza". Il tutto in un'ottica di progressivo abbandono anche della mascherina.

Quarta dose o richiamo?
In merito alla possibilità di una quarta dose di vaccino per tutti Pierpaolo Sileri commenta: "Dobbiamo essere guidati dalla scienza. Ogni anno abbiamo dei virus influenzali che circolano. Li conosciamo con sei mesi di anticipo dall'emisfero australe e prepariamo ogni anno un vaccino tetravalente per un ceppo che potrebbe anche essere lo stesso. Per un virus influenzale standard è possibile infettarsi con un ceppo che abbiamo già preso ma per cui l'immunità è scemata. Nei prossimi anni verosimilmente dovremo fare un richiamo se sarà ancora lo stesso ceppo a circolare. Magari sarà un'altra variante e in quel caso avremo un vaccino aggiornato. Quindi parliamo semplicemente di richiami, dal momento che le immunità tendono a scemare, specialmente per i più fragili e i più anziani. Chiaramente hanno maggiormente bisogno del richiamo le persone più fragili e che hanno un sistema immunitario più debole. L'immunità contro questo tipo di virus non è eterna".

Pillola anti Covid ora in farmacia
"È stata una scelta ponderata e sicura. Non dobbiamo più essere ossessionati dalla presenza del virus. Meglio non prenderlo, ma è possibile prevenirlo con la vaccinazione e trattarlo. Stiamo andando verso una fase di normalità e gestibilità" del virus, un virus "che fa paura e da cui siamo rimasti scottati. Certo è - conclude Sileri - che in Italia non vedremo mai le immagini di Shangai. Covid zero non è possibile".

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