Cis Brindisi-Lecce, Fitto (FdI): "Bene la firma, ma i soldi ancora non ci sono. Perchè non si utilizzano quelli non spesi?"

BARI - “Finalmente, dopo quasi tre anni, si giunge oggi alla firma del CIS Brindisi Lecce. Una lunga istruttoria che ha attraversato ben tre governi, e tre ministri e si concretizza in un contratto che prevede l’attuazione di 37 interventi per un valore di 184 milioni di euro.

“E’ evidente che la notizia non può che far piacere, ma una domanda sorge spontanea: essedo il CIS – Contratto Istituzionale di Sviluppo - uno strumento di attuazione rafforzata, da attivare in caso di mancata o ritardata attivazione degli interventi, perché non è stato utilizzato per accelerare la realizzazione degli interventi finanziati dal Patto Puglia che, secondo i recenti dati della Ragioneria Generale dello Stato al 31 dicembre 2021 a fronte di 2 miliardi dal 2016 risultano spesi solo 165 milioni di euro? Queste sì che sono risorse che sarebbero disponibili subito, perché inutilizzate, e che andrebbero a completare opere già autorizzate. Altrimenti i tempi potrebbero allungarsi. Nelle premesse del CIS Brindisi-Lecce, infatti, si rinvia l’efficacia dello stesso all’approvazione della delibera CIPE di assegnazione delle risorse.

“Insomma, per dirla in soldoni e realisticamente, al di là del facile entusiasmo: il CIS firmato è solo un atto di programmazione e non di attuazione come previsto dalla legge. Le risorse, quindi non sono immediatamente disponibili ma lo saranno quando il CIPE entro l’estate approverà la delibera, ma visti i tempi di registrazione alla Corte dei Conti nella migliore delle ipotesi l’efficacia del CIS e, quindi le risorse, non arriveranno prima del prossimo novembre.

“Se così fosse, ci rammarica dirlo, la firma di oggi sa tanto di passerella.”

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