Ginosa, Galante (M5S): “Regione, AGER e AQP rispettino gli impegni assunti sulla riduzione della capacità di trattamento dell’impianto ASECO”


BARI - “L’impegno assunto da AGER e dalla Regione rispetto alla rimodulazione al ribasso dei quantitativi autorizzati dei rifiuti in ingresso all’impianto di compostaggio ASECO di Ginosa deve essere mantenuto. È attualmente in corso il procedimento di riesame dell’AIA dell’impianto per l’adeguamento alle BAT di settore: al momento il documento tecnico esaminato in conferenza non appare sufficientemente chiaro rispetto alla capacità autorizzata, anzi ci preoccupa il passaggio in cui si afferma che ‘la somma aritmetica dei quantitativi previsti per ogni linea potrebbe essere superiore al quantitativo autorizzato come capacità massima annua dell’installazione (80.000 t/anno) di cui: 70.000 t/a di FORSU, 25.000 t/a di sfalci e 25.000 t/a di fanghi’. Deve essere chiaro che il territorio non accetterà deroghe rispetto alle 60.000 tonnellate annue di cui si era già discusso, dando battaglia in tutte le sedi opportune. A dicembre scorso, in sede di approvazione del Piano regionale dei rifiuti, è stato approvato un emendamento a mia firma che prevede che la Giunta regionale impegni AGER a convocare un tavolo con il gestore dell’impianto, AQP e Comune di Ginosa per definire un protocollo nell’ambito del quale siano individuati gli interventi di monitoraggio costante da condurre presso l’impianto e l’organizzazione dei flussi dei rifiuti autorizzati in ingresso all’installazione. Il procedimento di riesame dell’AIA potrà essere la sede opportuna per tener fede a questi impegni.”. Lo dichiara il Consigliere regionale del M5S Marco Galante in merito agli esiti della Conferenza di servizi del 22 giugno scorso per il riesame dell’AIA dell’impianto di compostaggio ASECO di Ginosa.


“Attendiamo i chiarimenti che ASECO dovrà fornire nella prossima conferenza di servizi per rendere coerente con la capacità attualmente autorizzata quanto affermato nella documentazione tecnica rispetto ai quantitativi da trattare. Ma non basta, in questo procedimento di riesame - continua Galante - tutti gli enti coinvolti che in questi anni hanno preso impegni nei confronti del territorio dovranno sostenere una proposta di riduzione della potenzialità di trattamento autorizzata, portandola da 80.000 t/a (di cui 20.000 sfalci di potatura) a 60.000 t/a (di cui 20.000 sfalci di potatura). Da qualche mese sono in corso interventi di adeguamento per il contenimento delle emissioni odorigene e la gestione delle acque meteoriche e risultano sospesi i conferimenti. Nonostante questi interventi migliorativi, riteniamo che per il territorio non sia più sostenibile l’impatto di questo impianto. Tra l’altro, dall’aggiornamento del Piano rifiuti si deduce che a regime la capacità pubblica e privata di trattamento della FORSU autorizzata in provincia di Taranto sarà superiore a 200 mila t/a. Pur tenendo conto del fatto che i relativi provvedimenti autorizzativi contemplino potenzialità dedicate anche al trattamento di matrici diverse dalla frazione organica e di FORSU proveniente da fuori regione, è evidente che la questa capacità di trattamento è ben al di sopra del fabbisogno provinciale previsto a regime, tanto da non garantire il rispetto dei principi di prossimità e autosufficienza della gestione. Lo stesso Piano prevede che ‘eventuali modifiche degli assetti impiantistici inerenti ai bacini provinciali potranno essere definite nel rispetto del fabbisogno complessivo calcolato, garantendo meccanismi di partecipazione dell’organo di governo d’ambito, degli enti interessati e degli stakeholders’. È evidente, quindi, che la proposta di rivedere al ribasso la capacità di trattamento dell’impianto ASECO è fattibile e sostenibile, per questo chiedo un impegno concreto da parte assessorato all’Ambiente, di AGER e di AQP. Lo dobbiamo al territorio.”

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