La verità sulla presenza di Bono: "Era solo una campagna promozionale. Quello era un sosia di Bono"


MICHELE MININNI
- Alla fine si è scoperto che la presenza di Bono Vox a Bisceglie e a Corato era tutta una messinscena orchestrata dal gestore di un resort di Bisceglie (di cui ora omettiamo il nome).

«Ci siamo sorpresi del clamore della vicenda – spiega il patron della sala ricevimenti -, tuttavia visti i precedenti, sapevamo che sarebbe potuto accadere. Abbiamo cercato di mantenere riserbo sul suo arrivo proprio per evitare confusione, tentativo vanificato dagli eventi verificatisi. Non si tratta di Bono Vox (leader degli U2) ma di Pavel Sfera, attore e musicista di fama internazionale e, tra le sue caratteristiche, anche una grande somiglianza con Bono Vox. Lo abbiamo ingaggiato per la nostra campagna di comunicazione perché, anche se in Italia non è un volto noto, all’estero è un personaggio di spicco e soprattutto perché trasmette autentiche emozioni. Mentre noi stavamo creando una campagna social che gioca sul tema della somiglianza e della sorpresa, nella città stava accadendo la stessa cosa. La gente si è sorpresa, emozionata e divertita, inconsciamente abbiamo fatto vivere a tutti la stessa esperienza di una festa».

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