Aziende tech: settori e tendenze da tenere d’occhio


Startup innovative e aziende tech continuano ad attraversare un periodo di crescita, incoraggiato dalle sempre più urgenti spinte della transizione digitale. Lo dimostrano anche le cifre relative al venture capital in Italia. Secondo dati raccolti da EY, nel 2021 è stato superato per la prima volta il miliardo di euro in capitali totali raccolti, con un aumento del 118% rispetto all’anno precedente. La cifra ha toccato i 1.243 milioni di euro, suddivisi in 334 deal conclusi con startup e scaleup italiane. I primi cinque settori, che insieme hanno raccolto circa il 75% del totale dei capitali investiti, sono foodtech, fintech, energia, proptech, e health & lifescience. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale degli investimenti, la Lombardia è al primo posto e raccoglie il 66,2% dei capitali. I risultati sono generalmente positivi nel Nord e Centro Italia, con il Lazio che si distingue particolarmente, mentre al Sud la situazione appare meno dinamica.

La sostenibilità al centro

Nel corso del 2021 si è notata una chiara tendenza a porre la sostenibilità al centro, con una grande attenzione ai temi dell’ambiente e del sociale. L’investimento responsabile, o ESG (Environmental, Social, Governance), ha riguardato 66 deal con startup italiane per un totale di 290 milioni di euro, che ammontano a circa il 25% del totale.

Il trend riflette un fenomeno che riguarda investimenti e aziende tech in tutto il mondo. L’Osservatorio Fintech pubblicato dal Politecnico di Milano indica che nel 2020 il 27% delle imprese fintech a livello globale erano startup nel settore “Green & Social”. Queste aziende sono accomunate dalla centralità che danno agli SDG (Sustainable Development Goals) dell’ONU: ognuna risponde almeno a uno degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile stilati dalle Nazioni Unite. Per molte aziende si nota un interesse trasversale che riguarda sia questioni ambientali che sociali. Lo studio rivela inoltre che la sostenibilità paga: in media, le startup che si dichiarano attente a questi temi ricevono il 25% in più di investimenti. Nei prossimi anni si prevede che le tecnologie digitali più all’avanguardia, come intelligenza artificiale, analisi dei dati avanzata e strumenti cloud avranno un ruolo importante per la sostenibilità, garantendo maggiore trasparenza, efficienza e migliore gestione dell’energia.

Startup nel settore benessere in crescita

Un altro interessante trend osservato negli ultimi anni riguarda le startup nel settore del benessere e della salute mentale. Ne è un esempio Serenis, che si può visitare qui e che nel 2022 ha ricevuto un finanziamento pre-seed da 1,1 milioni di euro da Exor Seed, che distribuisce venture capital per la famiglia Agnelli. L’azienda è nata con l’obiettivo di rendere più accessibile la psicoterapia, favorendo il benessere mentale per un numero maggiore di persone. In un momento storico come quello attuale, in cui un’alta domanda di personale medico si scontra con una cronica carenza di dottori, infermieri ed altri professionisti della salute a livello globale, non sorprende che questi servizi abbiano un forte appeal sul pubblico. È in crescita quindi la domanda di soluzioni semplici da utilizzare e di facile accesso per prendersi cura di sé senza dover per forza fare affidamento sul sistema sanitario nazionale. Oltre alle piattaforme pensate nello specifico per la psicoterapia online sono richiestissime anche app di mindfulness e meditazione, siti che aiutano a restare in forma da casa, servizi per migliorare la qualità del sonno e della propria dieta, e molto altro ancora.
Osservando gli investimenti effettuati nel corso degli ultimi anni è dunque possibile identificare alcune tendenze che contribuiranno a dare forma al futuro delle aziende tech e delle startup innovative. Non ci sono dubbi che la sostenibilità sarà un tema centrale, e che il settore del benessere saprà ritagliarsi un’importante fetta di mercato negli anni a venire.

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