Il maltempo travolge le Marche: 10 morti e 4 dispersi

ANCONA - Una forte ondata di maltempo ha travolto le Marche. Il bilancio è drammatico: dieci morti e quattro dispersi, di cui due bambini, in provincia di Ancona. "Sono caduti circa 420 millimetri di pioggia in due o tre ore", "c'è il massimo impegno sul territorio", dichiara Luigi D'Angelo del Dipartimento nazionale della Protezione civile rendendo l'idea dell'accaduto. Interessato il territorio attraversato dal fiume Misa. Le strade sono diventate in pratica dei veri e propri torrenti d'acqua.

Sono quattro i corpi recuperati a Pinaello di Ostra, all'interno di un garage; uno a Trecastelli, forse una 72enne trovata in un seminterrato a Passo Ripe, uno a Barbara e negli ultimi minuti si ha notizia di un'ulteriore vittima; in quest'ultimo Comune si registrano anche tre dispersi: sarebbero una mamma con il suo bambino, trascinati dalla furia di acqua e fango con l'auto vicino Molino Mariani. Un'altra persona.

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche, approvando un primo finanziamento di 5 milioni.

Dopo la conferenza stampa il premier Draghi si recherà nelle Marche, ad Ostra in provincia di Ancona, per visitare i territori colpiti dal maltempo e presiedere alle riunioni operative con il coordinamento dei soccorsi e con le le autorità locali. Durante la visita, incontrerà il presidente della Regione Francesco Acquaroli.

Cantiano, un paese di duemila abitanti al confine tra le province di Pesaro-Urbino e Ancona, è letteralmente invaso da acqua e fango, con i cittadini al buio e i telefoni in tilt e diverse auto che galleggiano nella piazza del centro e residenti che in alcuni casi hanno cercato scampo sui tetti dal fiume d'acqua e detriti.

"Che Dio ci aiuti", scrive sui social il sindaco di Barbara (Ancona), Riccardo Pasqualini. La situazione, aggiunge, "sia lato Castelleone sia lato Serra de Conti, è veramente drammatica e tragica. Invito, se non assolutamente urgente e necessario, di non uscire e di non utilizzare la macchina, è troppo pericoloso e a rischio vita". L'energia elettrica non è stabile per via di "una situazione severa ed estesa, che coinvolge contemporaneamente tre province, circa 20 comuni". Problemi anche per le linee telefoniche.
Il sindaco di Barbara ha firmato un'ordinanza, che prevede per oggi la chiusura di tutte le scuole. Analoga decisione in diversi altri centri colpiti, come Sassoferrato, Senigallia, Serra de' Conti, Cantiano. "Sto seguendo dalla sala della Protezione civile regionale, insieme a tutte le altre autorità, l'evolversi della gravissima crisi meteorologica che si è abbattuta sulla nostra regione e l'azione di soccorso di tutti gli operatori. Sono momenti di estrema apprensione", dichiara il presidente della Regione, Francesco Acquaroli.

"Sto seguendo, sono in contatto con il presidente Acquaroli, la situazione è complessa, e sembra peggiorare ora dopo ora rispetto all’idea che ci eravamo fatti all’inizio. Naturalmente diamo piena disponibilità per cercare di dare una mano, sono regioni già colpite dal terremoto". Lo dice a Radio Anch'io su Radio 1 il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, parlando della bomba d'acqua che ha colpito le Marche, il cui presidente è un esponente di Fratelli d'Italia, Francesco Acquaroli.

"Sentiti il capo della protezione civile, il governatore e il suo vice, l’assessore alla salute e alcuni sindaci e amministratori del territorio ferito. Tutti operativi, altri pronti a intervenire, siamo al fianco delle popolazioni colpite da una bomba d’acqua dal cielo che, in poche ore, ha portato a terra più della metà della pioggia di un intero anno". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

"Di fronte alla tragedia delle Marche non c’è che il dolore per le vittime, la vicinanza alla popolazione colpita e la speranza che i soccorritori riescano nella loro missione". Lo scrive su Twitter il leader di Azione-Italia viva Carlo Calenda.

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