Politiche, Lega Puglia: "Indegno e illegale imporre incontri elettorali a dipendenti pubblici"


BARI - “Eccolo il sistema di potere messo in atto dalla sinistra in Regione Puglia, un sistema che denunciamo da un decennio. Lettere inviate ai dipendenti dell’Amministrazione pubblica in piena campagna elettorale per partecipare ad appuntamenti alla presenza di loro candidati. Nella lettera, come abbiamo appreso dalle indiscrezioni di stampa, non solo si utilizza l’espressione di pessimo gusto "sei convocato" ma, a rimarcare maggiormente il modo dell’entourage di Emiliano di intendere la gestione della cosa pubblica, si sottolinea che la presenza dei dipendenti è obbligatoria e che l’invito va ampliato a amici e parenti”. 
I parlamentari uscenti della Lega (e candidati) senatore Roberto Marti, segretario regionale, il Sottosegretario Rossano Sasso, il deputato Anna Rita Tateo e il capogruppo del partito in Regione, Davide Bellomo, sottolineano così lo sdegno dell’intero partito rispetto a quanto emerso nelle ultime ore. “Eccola l’arroganza straripante di un presidente di regione che ha preso in giro i cittadini parlando di civismo e di democrazia e che oggi da un palco dice che "a prescindere da quello che sarà il risultato elettorale, il centrodestra non passerà e sputerà sangue". 

E non bastano le pseudo spiegazioni di quello che voleva intendere: parole e toni scelti sono in un video che abbiamo visto tutti. I dipendenti regionali sono pagati con soldi pubblici e soprattutto fa strano dover ricordare ad Emiliano, al Pd e allo pseudo civismo che li circonda, la sacralità del voto, e che ricatto lavorativo e imposizione ad esso legati non solo sono indegni ma anche reato da codice penale”.

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