Arpal, FdI Puglia: "La vera sfida e’ abolire l’Arpal non trasformarla in un poltronificio"


BARI - Di seguito la dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola e il capogruppo Ignazio Zullo): “Dal Festival della microfisica del potere al Festival della macrofisica dell’ipocrisia è un attimo. Perché ormai la saga del poltronificio è diventato uno spettacolo fisso per il Consiglio regionale: lì dove per rimuovere il direttore generale dell’Arpal (che noi abbiamo tentato in ogni modo che non fosse nominato perché aveva il curriculum peggiore degli altri 35 concorrenti) la soluzione trovata è di triplicare le poltreone, non solo all’Agenzia del Lavoro, ma in tutte le Agenzie! Una moltiplicazione che fa invidia anche a quella evangelica se si pensa a quanti movimenti e partitini il presidente Emiliano riuscirà a sistemare nei consigli di amministrazione nella speranza di poter vincere le prossime competizioni elettorali. Perché è bene ricordare anche ad alcuni colleghi del PD che se oggi sono maggioranza è proprio perché la nomina di DG a un leader politico regionale prevedeva come contropartita proprio la presentazione di una lista elettorale a sostegno del candidato presidente Emiliano… e quando si maneggia una materia come il lavoro prendere voti diventa facile anche solo promettendolo! Quante volte lo abbiamo denunciato e oggi è davvero magra la consolazione di sapere che anche alcuni consiglieri regionali di maggioranza ci danno ragione.

“Per questo - proseguono i consiglieri regionali FdI -, semmai si fosse discussa la legge proposta dal consigliere Amati, noi avremmo messo ai voti un unico emendamento: l’abolizione dell’ARPAL e il trasferimento delle funzioni all’Assessorato al Lavoro. Accade anche in altre Regioni, anche nel Lazio governata dal Pd ma anche in Lombardia, Friuli, Abruzzo e Marche dove governa il centrodestra. Ma lì dove esiste Toscana ed Emilia Romagna il numero dei dipendenti oscilla fra i 400 e i 600. In Puglia sono 1.600!".

“Senza contare che l’opera tardiva ma moralizzatrice di alcuni consiglieri del Pd andrebbe portata avanti anche in altre agenzie, società, fondazioni e asl regionali: come dire, il problema non è solo il direttore generale dell’ARPAL, il pesce puzza dalla testa e non dalla coda", concludono i consiglieri FdI.

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