Manovra, Pagano (Pd): fallimento assoluto. Dove sono finite le roboanti promesse elettorali?

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ROMA - “Con la sua prima legge di bilancio, la destra al Governo dimostra tutta la sua incapacità di dare risposte utili al Paese. Delle fragorose promesse raccontate in campagna elettorale, resta soltanto il vuoto assoluto. D’altronde, la destra fa la destra e allora: via libera all’evasione fiscale, pochi spicci a chi ha bisogno e grandi regalie alle rendite; abbassano le tasse a chi guadagna 80mila euro all'anno ma tagliando 1.200 euro annui dagli assegni di 4 milioni di pensionati; da un lato studiano complicatissime social card per i beni di prima necessità ma dall’altro aumentano il prezzo della benzina. Siamo di fronte a una manovra che non è solo confusa e contraddittoria, ma gravemente dannosa per i cittadini più fragili. Dopo anni tra pandemia e crisi energetica, a 700mila italiani vulnerabili sarà detto che dovranno cavarsela da soli, che non hanno più diritto a nessun mezzo di sostentamento da parte dello Stato. L’Italia di Meloni e Salvini è un Paese che se ne frega dei diritti e soprattutto di quelli sociali, come dimostra l’assoluto silenzio intorno alla scuola e alla sanità lasciate prive di finanziamenti adeguati. Neanche un euro per colmare i divari sociali ed infrastrutturali del Mezzogiorno e delle aree deprivate e soprattutto un Paese dove a trionfare saranno sempre i furbi e le persone umili e oneste dovranno sempre soccombere. Noi a questa visione delle cose non ci stiamo e in Parlamento faremo battaglia per far valere i diritti dei cittadini più deboli.” Lo dichiara Ubaldo Pagano, Capogruppo Pd in Commissione Bilancio a Montecitorio.

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