Tricase, cena solidale e 'firmata' della Caritas: un successo


FRANCESCO GRECO -
TRICASE (LE) - Aziende locali hanno donato gli ingredienti (Cooperativa Sociale Ipad Mediterranean, FornoPronto e InMare), chef stellati ci hanno messo tutta la loro creatività, i volontari e i ragazzi del servizio civile universale Caritas hanno fatto il resto in passione e altruismo, sotto la guida del parroco di Marina Serra don Lucio Ciardo.

Una sinergia di intenti che ha decretato il successo della cena solidale organizzata dalla Caritas della Diocesi Ugento-S. Maria di Leuca (don Lucio ne è lo storico direttore) per la raccolta fondi a favore della “Locanda della Fraternità” (via Galvani, 44, Tricase).

“Richiami” della straordinaria serata, i nomi di due talentuosi professionisti della ristorazione italiana che sono impegnati anche nel sociale: Mirco Antonio Vigna (executive chef del Messapia Hotel & Resort di Leuca), Eccellenza Salentina 2022 e 5 Stelle d’Oro della Cucina a Firenze nell’ottobre scorso e Giuseppe Zippo, Mastro Pasticciere che in bacheca sfoggia il premio per il “Miglior Panettone artigianale d’Italia” e per il “Panettone senza Confini”.

Che hanno dato il meglio di sè stessi con proposte originali e intriganti: dall’antipasto, medaglioni di trittico di mare con mostarda di pere, fiocchi di cicoria, sbriciolata di pane barese con caciotta, marmellata di fico d’India e alici marinate (Vigna), al panettone artigianale con crema chantilly (Zippo, “Le Mille Voglie”, Specchia).


A tavola c’erano fra gli altri il sindaco della città Antonio De Donno, il regista Alfredo De Giuseppe (a breve presenterà il suo ultimo lavoro “Deturpare e protestare”, viaggio silenzioso nel Salento straziato, da Melendugno a Brindisi) e i promoter che daranno una mano a continuare la raccolta dei fondi e a fare proselitismo per il buon cammino della “Locanda” nel tempo.

La sua mission, infine, la spiega il vulcanico sacerdote: “E’ un’esperienza che ha preso vita l’estate scorsa e nasce da un desiderio: vivere la convivialità intorno a un’unica tavola, non solo con chi non ha – molto banalmente – la possibilità economica di un pasto, ma anche per chi è solo, chi soggiorna presso la struttura perché ha un parente ammalato in ospedale, chi ha bisogno di quella tavola per creare e vivere fraternità. Dall’11 luglio, tanta gente ogni giorno, dal lunedì al venerdì, vive in fraternità non solo condividendo un pasto, ma confrontandosi sulla giornata, sui propri pensieri, intrecciando storie e vite”.

E dunque, Tricase dal cuore grande ha risposto con uno slancio commuovente. Chi vive un momento di difficoltà, in un periodo in cui il disagio si è moltiplicato, ora non è più solo, un sorriso e una minestra lo aspettano mentre ripensa la sua vita.

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