Arrestato Andrea Bonafede: prestò identità a Messina Denaro

PALERMO - I carabinieri del Ros hanno arrestato, con l'accusa di associazione mafiosa, Andrea Bonafede, il geometra di Campobello di Mazara che avrebbe prestato la sua identità al boss Matteo Messina Denaro. L'uomo si trovava a casa della sorella al momento dell'arresto.

Oltre a consegnare all'ex latitante la sua carta d'identità e consegnargli la tessera sanitaria necessaria per le terapie e le visite mediche, Bonafede acquistò - per sua stessa ammissione - la casa a Campobello di Mazara dove Messina Denaro trascorse l'ultimo periodo della latitanza, gli diede il bancomat che gli permetteva di fare delle spese e gli fece comprare la Giulietta su cui viaggiava.

L'auto, acquistata personalmente dal padrino un anno fa in una concessionaria di Palermo, era formalmente intestata alla madre di Bonafede. E sempre alla madre del geometra, una disabile di 87 anni, era intestata la Fiat 500 data in permuta per l'acquisto della Giulietta.

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