“Sono in Antartide, il continente più estremo della Terra…”, parla Matteo Villani (ENEA di Foggia)


FRANCESCO GRECO
- Il cellulare squilla alle 9.15 di un mattino di sole. Il cronista è al bar “Manhattan”, davanti a un cappuccino fumante (Emanuele il barman è un vero artista). Solite chiacchiere da bar sport con gli amici di una vita: er Negro da Zurigo e Sor Ciccio Pasticcio: calcio (oggi alle 3 a Lecce arriva il Milan matato dal Toro in Coppa Italia), politica (Meloni e le accise), donne: qua passano solo quelle “nature”.

“Qui sono le 9.15 di sera, siamo a più 12 rispetto al fuso orario dell’Italia… Tra un po’ andiamo tutti a nanna… E’ tutto molto frenetico…”.

All’altro capo del filo, a circa 15mila km dalla Puglia (Polo Sud, Circolo Polare Antartico), c’è Matteo Villani, tecnico della ricerca dell’ENEA di Foggia impegnato nel Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (#PNRA), le cui attività logistiche sono coordinate dall#ENEA e scientifiche dal #CNR.

DOMANDA: Dove ti trovi adesso, Matteo?

RISPOSTA: "In Antartide, partecipo alla 38ma spedizione italiana".

D. Esattamente dove?

R. "A Baia Terranova, sul Mare di Ross, presso la base italiana intitolata a Mario Zucchelli".

D. Quanti siete?

R. "In base adesso siamo una settantina". 


D. Com’è il tempo?

R. "Questo è il periodo più caldo dell’estate australe, attualmente siamo meno 4 sotto zero. Ma fra 15 giorni arriveremo presto a meno 10 e a febbraio saremo sicuramente a meno 15, meno 20…".

D. L’Italia è anche lì?

R. "Siamo presenti sul territorio Antartico da 38 anni. Qui c’è una base scientifica costiera semipermanente aperta da ottobre a febbraio per il periodo dell’estate australe: si chiama “Mario Zucchelli Station”. Sul paltò Antartico vi è l’altra base italiana che è in cooperazione con il governo francese, si chiama “Concordia” ed è una base permanente sempre aperta dove durante l’inverno australe non vi è luce per circa tre mesi e le temperature minime arrivano a meno 80, meno 90 gradi sottozero…".
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