Marialuisa Sabato dona al Santo Padre la sua opera ‘Il volto di Era’


VITTORIO POLITO –
In occasione dell’udienza generale di Mercoledì 8 febbraio 2023, è stata donata al Santo Padre, dall’artista barese Marialuisa Sabato, l’opera “Il volto di Era”, oggetto della copertina del mio ultimo saggio “Storie, curiosità, proverbi e… arte” (WIP Edizioni), con la prefazione del prof. Nicola Triggiani. Il dipinto, apre anche il capitolo “Amore e Proverbi”, che rappresenta la celebrazione dell’amore nella sua forma più pura.

Recentemente l’artista, ha realizzato la bellissima opera “Il volto di Era”, sposa di Zeus, che nella religione dell’antica Grecia era considerata una delle divinità più importanti. La bellezza del pavone era paragonata a quella di Era, che mostra l’infinito splendore in questa incredibile danza d’amore.

Johannes Wolfgang Goethe (1749-1832), sosteneva che «Quando crediamo di essere gli unici che sanno amare, che nessuno ha amato come noi o amerà nello stesso modo di noi, allora sappiamo veramente che cosa sia l’amore». Per Dante Alighieri «Amore... non è altro che l’unimento spirituale de l’anima e de la cosa amata; nel quale unimento di propia sua natura l’anima corre», ma l’amore è anche l’appassionata, esclusiva ed istintiva dedizione fra persone, volte ad assicurare reciproca felicità.

Alla domanda “Perché questo dono al Papa?” Marialuisa Sabato risponde: «In questo momento di grande difficoltà per le tragedie che sconvolgono l’intera popolazione mondiale e, in particolare il popolo ucraino, sentiamo il bisogno di celebrare l’amore come unica strada da percorrere e l’amore può davvero salvare il mondo. Il dipinto rappresenta uno splendido pavone che mostra la sua ruota cimentandosi in una deliziosa danza d’amore. Non si riesce a vedere l’amata dell’incantevole volatile, la fortunata destinataria del maestoso inchino (ecco l’universalità dell’amore rappresentato), ma la nostra mente lavora e sviluppa la scena, architettando una sdolcinata schermaglia amorosa nella natura bianca come la purezza di ciò che sta nascendo. Nessuno potrebbe resistere a tanta bellezza... il pavone (il “volto di Era”, come lo chiamavano gli antichi greci per celebrarne l’incommensurabile splendore), ha già vinto e noi, sinceramente, sussultiamo di gioia per il coronamento di questo sogno d’amore, l‘amore vincerà? Noi dobbiamo sperarlo... sempre».

L’amore, com’è noto, è anche il sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia. Vi è l’amore materno, filiale, paterno, fraterno, ma amore vuol dire anche passione, pena, gioia, tribolazione, gelosia, sospetti ed altro. C’è anche l’amor di Dio, lo slancio dell’uomo verso Dio e le cose celesti e, reciprocamente, la benevolenza che Dio accorda alle creature.

A proposito di amore non si può non ricordare San Valentino, Santo dell’amore, protagonista di storie lontane che sfumano nella leggenda, ha superato oceani, ha scavalcato montagne, ha attraversato continenti ed è considerato il Santo dell’amore. Le sue spoglie riposano nella città di Terni, ove fu primo Vescovo, ma i suoi miracoli lo resero famoso ben oltre i confini dell’Impero.

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