Concessioni balneari, Ue: 'no a rinnovo automatico'

ROMA - La Corte Ue si esprime con un 'no' al rinnovo automatico delle concessioni balneari nel nostro Paese. In merito ad una vertenza che coinvolge il garante della Concorrenza e il Comune di Ginosa (Taranto), la Corte di giustizia europea scrive: "Le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente". E prosegue: "I giudici nazionali e le autorità amministrative italiane sono tenuti ad applicare le norme pertinenti" del diritto europeo "disapplicando le disposizioni nazionali non conformi".

“La sentenza odierna della Corte di Giustizia dell’Unione europea, pronunciata in merito al ricorso dell’Autorità garante della concorrenza contro il Comune di Ginosa, conferma la bontà della posizione espressa più volte dalla Lega, anche attraverso proposte emendative, sullo spinoso tema delle concessioni balneari. La decisione, infatti, distingue espressamente tra Paesi che abbiano risorse naturali abbondanti e quelli dove prevalga invece la scarsità delle spiagge. In quest’ultimo caso, accertata la situazione sulla base di criteri obiettivi, non discriminatori, trasparenti e proporzionati, non sarà dunque necessario mettere le concessioni a bando. Proprio quello che ha sempre sostenuto la Lega. Per fare finalmente chiarezza, evitando di chiamare in causa la giustizia amministrativa, e poter dunque valutare, con maggiore equità, situazioni differenti in maniera differente”. Lo dichiarano i deputati della Lega, Davide Bellomo e Toti Di Mattina.

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