Santeramo, marito Michelle chiede patteggiamento per i maltrattamenti

BARI - Si è celebrata oggi una nuova udienza nel processo a carico del commercialista Vito Passalacqua, ai domiciliari per maltrattamenti sulla moglie Michelle Baldassarre dal 23 dicembre. Il marito della 55enne, il cui corpo carbonizzato è stato ritrovato il 9 febbraio nelle campagne di Santeramo in Colle, ha chiesto di negoziare la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione dopo aver ottenuto il rito abbreviato.

La donna, prima della tragedia, lo aveva denunciato dichiarando di essere stata colpita da un piatto lanciato al termine di un aspro litigio e schiaffeggiata in altro contesto. Due giorni dopo la denuncia, il marito è finito agli arresti domiciliari, mentre Michelle è stata accolta in una casa protetta e vi è rimasta per diverse settimane. Da quel giorno il commercialista è ai domiciliari a casa di un amico e ha un permesso di 8 ore per poter lavorare nel suo studio professionale.

L'uomo, interrogato dagli inquirenti, infatti, non risulta indagato nell'inchiesta sulla morte della donna, che resta aperta con l'ipotesi del suicidio. Le perquisizioni effettuate in casa, nello studio e in macchina non hanno prodotto alcun risultato.

Gli avvocati che assistono i familiari di Michelle sottolineano nelle indagini difensive come “la qualificazione giuridica corretta non sia più quella di maltrattamenti ma maltrattamenti seguiti da morte”, evidenziando come la morte sia diretta conseguenza dei maltrattamenti subiti dal marito. Il giudice si è quindi riservato di decidere su tutte le questioni in sospeso.

Si tornerà in aula il prossimo 19 aprile.

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