Trinitapoli, sopralluogo con l'ex presidente Acd allo stadio comunale di Via del Mare
MICHELE MININNI - Una vicenda senza fine quella dello stadio comunale di Via Mare a Trinitapoli,dichiarato inagibile dalle autorità competenti nei primi mesi del 2022, quando era ancora in carica l’Amministrazione guidata da Emanuele Losapio. Dopo il tam tam dell’inaugurazione (2019), la struttura di Via Mare è attualmente chiusa per lavori che la ditta assegnataria sta eseguendo per ottenere l’agibilità , assegnati dalla Commissione Straordinaria nei primi mesi dall’insediamento.
Per risolvere ed
ottenere la certificazione richiesta dai Vigili del Fuoco, si è prescritto al Comune
l’installazione dei tornelli con transenne alle porte d’ingresso degli spettatori e lo
stato di sicurezza degli spogliatoi. Dopo mesi di silenzi e promesse, siamo tornati a
verificare lo stato dei lavori,oggi accompagnati dallo storico ex presidente dell’Acd
Trinitapoli Leonardo Orfeo, una istituzione del calcio casalino dal 1961,un
protagonista che ha speso parte della sua vita sul terreno di gioco con i giovanissimi
ed allievi, tanto da definire e chiamare la struttura “il campo di Orfeo”, oggi
ultraottantanne in pensione.
Appena giunti sul posto uno spettacolo desolante: abbiamo notato il parcheggio antistante il campo abbandonato con detriti scaricati a cielo aperto, tutti aperti i cancelli d’ingresso, il terreno di gioco fagocitato da erbacce che raggiungono anche il mezzo metro d’altezza. Le porte di calcio, quasi sparite. Gli impianti elettrici in parte saccheggiati. Le tribunette piano piano si stanno sgretolando. Chiunque può accedervi all’interno, imbattendosi in uno scenario raccapricciante e spettrale.
"E’ una tristezza vedere questo campo, un vero gioiello
inaugurato nel 2019 - dichiara Leonardo Orfeo-lavori di ripristino iniziati l’anno scorso
non ancora ultimati, come si nota ci sono quattro-cinque cancelli di uscita di
emergenza enormi senza senso, neanche fossimo allo Stadio San Nicola per grandi
eventi, per la mia esperienza sembra un po’ esagerato, per che cosa? Per bloccare
un’attività sportiva di una intera comunità ".
Nei pressi del campo sportivo vi è un
altro campetto di calcetto. "Purtroppo, - continua Orfeo - si è replicata una
situazione identica a quella cui si assiste al campo centrale di Via Mare, ridotto
oramai a discarica a cielo aperto, naturalmente il mio auspicio è che tutte le situazioni
relative agli impianti sportivi, possano essere risolti nel più breve tempo possibile in
modo da dare a tutti la possibilità di svolgere le loro attività sportive".