Pioggia di euro per la pulizia dei canali, dalla Cia plauso alla Regione ma non basta: 'Nel Tarantino servono subito nuove infrastrutture'

TARANTO - Sei milioni di euro per la pulizia straordinaria dei corsi d’acqua e dei canali di difesa. Pioggia di euro dalla Regione Puglia: si tratta di un bando, con scadenza fissata il prossimo 15 settembre, per il quale gioisce anche la provincia di Taranto, destinataria di ben 465.000 euro. Lo ha reso noto con soddisfazione l’area Due Mari Taranto-Brindisi di Cia Agricoltori Italiani della Puglia, sottolineando che tra i comuni che percepiranno maggiori risorse figurano Ginosa con 96.283,77 euro e Castellaneta con 57.527,88 euro.

Proprio la Cia, nel recente passato, in diverse occasioni aveva evidenziato la necessità di finanziare opere di ammodernamento: tra tutte citiamo quella al canale adduttore, realizzato negli anni ’60, che percorre circa 35 chilometri e trasporta l’acqua dalla diga di San Giuliano in Basilicata fino al comune di Palagianello.

«La maggior parte del percorso che l’acqua compie in quel canale è a cielo aperto» – ha però ricordato il presidente dell’area Due Mari Pietro De Padova.

«Una caratteristica che in questi giorni sta creando grossissimi problemi alle aziende agricole del Tarantino, in quanto il caldo eccessivo e il contatto dell’acqua con l’aria lungo tutto il percorso determina la formazione di mucillagini che intasano gli impianti di irrigazione nonostante la presenza dei filtri – ha aggiunto De Padova – Si tratta di una situazione straordinaria che crea disagio e difficoltà alle nostre aziende perché alle normali spese che quotidianamente affrontano devono far fronte anche ad ulteriori esborsi per dotare gli impianti di altri filtri. Inoltre, i nostri agricoltori devono dedicare diverse ore di lavoro alla pulizia di quei filtri, contrendo i tempi per effettuare una regolare irrigazione, in questo momento di temperature molto elevate».

«Sarebbero opportuno intubare l’intero percorso (anche a lotti, completando l’opera in un arco temporale più lungo), e dotare gli impianti di sgrigliatori per ridurre drasticamente la formazione di mucillagini» – ha commentato il direttore di Cia Due Mari Vito Rubino, spiegando che a tal proposito il consorzio di bonifica “Stornara e Tara” avrebbe inserito nella piattaforma “Dania” alcune proposte progettuali consortili in materia di irrigazione, per l’accesso a finanziamenti regionali e ministeriali – ha spiegato il direttore Rubino – Tra le proposte presentate in Regione c’è proprio l’intubazione del canale a cielo aperto “Adduttore San Giuliano”, finalizzata al recupero della risorsa idrica per un importo complessivo pari a circa 70.000.000 di euro».

Per la Cia però tutto ciò non basterebbe perché l’arco ionico occidentale necessiterebbe di ulteriori infrastrutture per invasare le acque che spesso e volentieri si disperdono in mare nei periodi di mancato utilizzo da parte dell’agricoltura.

«Ci risulta che esistono risorse derivanti da una delibera CIPE mai revocata pari a circa 8 milioni di euro ferme presso il ministero. Quelle risorse erano destinate a realizzare un invaso in località Lama, nell’agro di Castellaneta Marina – ha chiarito Rubino – A nostro avviso quei fondi potrebbero essere trasferiti per realizzare nuove infrastrutture attualmente carenti o vetusti su gran parte del territorio occidentale della provincia di Taranto».

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