‘Nel Vietnam del panino piatto nazionale e le donne col cappello a cono…’. Ultime tappe del viaggio di Lidia e Tom


FRANCESCO GRECO
- “Dopo il Giappone, siamo tornati nel Sud Est asiatico per approdare in Vietnam, dopo aver avuto un piccolo problema con il visto...”.

Lidia Blandolino (Italia) e Tom Vasseur (Olanda) sono nel Paese dove gli USA di “Apocalypse Now” bombardarono col napalm e avvelenarono le risaie.

Che problema?

“Se per l'Italia non c'è bisogno di visto se si visita il Vietnam per un massimo di 15 giorni, per i Paesi Bassi invece serve il visto, e l'abbiamo scoperto solo una volta in aeroporto. Abbiamo rimandato la partenza di qualche giorno e poi finalmente siamo arrivati ad Hanoi!”.

Eccoci allora in Vietnam: il primo sguardo?

“Il Vietnam è stato il secondo Paese comunista che abbiamo visitato, dopo Cuba, ma non abbiamo trovato molte somiglianze tra i due, a parte il fatto che in entrambi i casi il movimento comunista sia nato anche come movimento di riscatto verso la potenza coloniale che dominava il Paese da tanti anni”.


Ora che Paese è?

“Adesso ha un sistema di capitalismo di Stato, per cui c'è molta più impresa privata, e soprattutto non ha i problemi causati dall'embargo, anche se li ha avuti fino al 1994”.

Passato dunque rimosso?

“Ovviamente no, si vedono anche molte bandiere rosse con falce e martello per le strade e Ho Chi Minh è rappresentato ovunque”.

Però qualcosa è rimasto…

“Per quanto riguarda la religione, circa l'ottanta per cento della popolazione vietnamita si dichiara atea, ma nella realtà pratica la religione tradizionale. Infatti, in quasi tutte le case, negozi, ristoranti ecc. c'è un piccolo altare con degli idoli che rappresentano gli antenati o degli dei (degli dei umani, in quanto sono persone che sono effettivamente vissute) e davanti al quale vengono effettuati dei riti due volte al mese, seguendo il calendario lunare. Religione e tradizioni culturali sono sicuramente più evidentemente legate tra loro qui in Asia che in Europa, dove anche lo sono ma non è sempre facile rendersene conto”.

Parliamo della cucina?

“Il cibo in Vietnam è anche molto buono, credo sia l'unico Paese in quest'area ad avere un panino (Bánh mì) come uno dei piatti tipici! E fanno anche dei caffè molto interessanti, con lo zabaione, con una crema di latte di cocco e con una crema di sale, forse non per tutti i giorni ma molto buoni”.

Posti di particolare bellezza visitati?

“Siamo stati a Cát Bà, un'isola nella baia di Ha Lan, dove abbiamo fatto un giro in barca e in kayak, formata da tante piccole isole rocciose che la rendono molto suggestiva”.

Curiosità?

“Abbiamo visto tante donne portare il cappello tipico e stereotipico del Vietnam, a cono largo: non pensavamo fosse ancora usato così diffusamente”.