Casarano, i disabili di 'NovaVita' in barca a vela



FRANCESCO GRECO -
I disabili al timone di una barca a vela. Liberi di scivolare sulle onde del mare. Uno spettacolo inaspettato quanto emozionante.

Anche questo è rapportarsi con la disabilità in termini innovativi, nel segno dell’inclusione e dell’integrazione nel mondo che viviamo. Sfide forti, che si possono vincere.

Come a Casarano (Lecce), per esempio, dove l’associazione “Nova-Vita Elena Fattizzo” ha avuto l’idea di corsi per imparare ad andare in barca a vela per i ragazzi disabili, con la mission di “una integrazione sociale autentica per coloro che troppo spesso sono stati emarginati dalla società”.

Fondata nel 2009, “Nova Vita” ha lavorato instancabilmente, spiega Christian Fattizzo, presidente dell’associazione “per creare un ambiente familiare e amichevole, coinvolgendo figure professionali come psicologi, educatori, assistenti sociali, medici e volontari. In collaborazione con le famiglie – aggiunge - abbiamo sempre mirato a valorizzare le capacità individuali di ogni persona”.

I corsi in barca a vela sono iniziati ad agosto e andranno avanti sino a dicembre. “E’una nuova avventura – osserva Fattizzo - che ci porta a superare barriere sia culturali che reali. I nostri straordinari giovani talenti hanno spiegato le ali sul magnifico mare salentino grazie a un corso pensato appositamente per loro”.

A giudicare dalle foto dove appaiono concentrati alle manovre i talenti (coinvolti quelli di età scolare e post scolare) sembrano contenti di andare per mare: in breve hanno imparato cos’è un abbrivio, l’alaggio e la bolina, un corpo morto e un gavitello.

Conclude il presidente: “Vogliamo dare a questi ragazzi l'opportunità di scoprire il mondo dell'acqua, di superare le sfide e di creare connessioni significative mentre navigano verso nuovi orizzonti”.

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