BARI - Sull’emergenza psichiatrica all’interno delle strutture di detenzione pugliesi, il consigliere del gruppo di “Fratelli d’Italia”, Giannicola De Leonardis, ha interpellato l’assessore alla Sanità , Rocco Palese.
Secondo le stime presentate da De Leonardis, in Puglia (dove, fra l’altro, si registra la percentuale più bassa d’Italia nel rapporto agenti di custodia/detenuto, pari allo 0.53 per soggetto detenuto, a differenza dello 0.65 nazionale), un soggetto in custodia su cinque mostrerebbe sintomi psichiatrici. Queste condizioni sarebbero favorite dalle carenze croniche di personale medico e psichiatrico, che spingono le direzioni carcerarie a trasferire i detenuti fuori regione, nonostante il DPCM del 30 maggio 2008 avrebbe previsto, oltre alle due strutture di Spinazzola e San Pietro Vernotico (quest’ultima non ancora realizzata, ma coperta dalla convenzione privata con una struttura di Carovigno), la realizzazione di una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) anche nel comune di Accadia, in provincia di Foggia, circostanza, tuttavia, non ancora verificatasi.
“Risulta a me – ha detto De Leonardis - che il Dipartimento sanitario, l’assessore alla sanità e il direttore generale della ASL di Foggia hanno alzato bandiera bianca e hanno riconosciuto la propria incapacità di attivare una REMS, e hanno fatto un bando per esternalizzare una struttura di questo tipo, che sarà inaugurata domani a Manfredonia. Quando sarà attivata la struttura di Accadia?”
“Si sta procedendo – ha risposto Palese - su Accadia e, nel frattempo, siccome abbiamo una lista di attesa che in alcuni momenti ha raggiunto anche i 155 detenuti, pazienti con problemi mentali che avevano commesso reati, ma non potevano andare in carcere perché mancava la struttura. D’intesa con l’Osservatorio, siamo stati autorizzati a procedere, nelle more dell’attivazione della struttura di Accadia, così come è stato fatto per Carovigno, con un bando con cui si sta cercando in ogni modo e in ogni maniera di attivare altri venti posti letto. L’indirizzo della Regione – ha poi concluso - è quello di realizzare le REMS quanto prima possibile. La vigilanza sicuramente sarà fatta e spero che quanto prima le strutture pubbliche possano realizzarsi, perché c’è la progettazione e le ASL si stanno cercando di accelerare quanto più è possibile”.
Secondo le stime presentate da De Leonardis, in Puglia (dove, fra l’altro, si registra la percentuale più bassa d’Italia nel rapporto agenti di custodia/detenuto, pari allo 0.53 per soggetto detenuto, a differenza dello 0.65 nazionale), un soggetto in custodia su cinque mostrerebbe sintomi psichiatrici. Queste condizioni sarebbero favorite dalle carenze croniche di personale medico e psichiatrico, che spingono le direzioni carcerarie a trasferire i detenuti fuori regione, nonostante il DPCM del 30 maggio 2008 avrebbe previsto, oltre alle due strutture di Spinazzola e San Pietro Vernotico (quest’ultima non ancora realizzata, ma coperta dalla convenzione privata con una struttura di Carovigno), la realizzazione di una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) anche nel comune di Accadia, in provincia di Foggia, circostanza, tuttavia, non ancora verificatasi.
“Risulta a me – ha detto De Leonardis - che il Dipartimento sanitario, l’assessore alla sanità e il direttore generale della ASL di Foggia hanno alzato bandiera bianca e hanno riconosciuto la propria incapacità di attivare una REMS, e hanno fatto un bando per esternalizzare una struttura di questo tipo, che sarà inaugurata domani a Manfredonia. Quando sarà attivata la struttura di Accadia?”
“Si sta procedendo – ha risposto Palese - su Accadia e, nel frattempo, siccome abbiamo una lista di attesa che in alcuni momenti ha raggiunto anche i 155 detenuti, pazienti con problemi mentali che avevano commesso reati, ma non potevano andare in carcere perché mancava la struttura. D’intesa con l’Osservatorio, siamo stati autorizzati a procedere, nelle more dell’attivazione della struttura di Accadia, così come è stato fatto per Carovigno, con un bando con cui si sta cercando in ogni modo e in ogni maniera di attivare altri venti posti letto. L’indirizzo della Regione – ha poi concluso - è quello di realizzare le REMS quanto prima possibile. La vigilanza sicuramente sarà fatta e spero che quanto prima le strutture pubbliche possano realizzarsi, perché c’è la progettazione e le ASL si stanno cercando di accelerare quanto più è possibile”.