BARI - “La delibera con cui ieri sono stati modificati alcuni dei requisiti per l'accreditamento delle RSA previsti dai Regolamenti Regionali 4 e 5 rappresenta un primo passo, ma servono ulteriori interventi per risolvere le numerose criticità segnalate dai gestori. Innanzitutto è necessario differenziare i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici richiesti per autorizzazioni e accreditamenti tra strutture che si occupano di assistenza alle persone anziane e quelle che si occupano di assistenza alle persone con disabilità. Parliamo di utenti che hanno esigenze diverse: ad esempio nelle strutture che si occupano di disabilità non si può pensare che sia sufficiente un solo educatore per 18 ore settimanali. Abbiamo segnalato la questione all’assessore Palese e auspichiamo che presto si prendano decisioni anche in questo senso”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante.
“Nella scorsa legislatura - continua Galante - abbiamo combattuto da soli per dire no all’approvazione della legge per la riorganizzazione delle strutture e di questi regolamenti, trovando l'opposizione tanto della maggioranza quanto del centrodestra. Abbiamo più volte denunciato il rischio della paralisi del settore e che a pagare le conseguenze delle scelte fatte sarebbero state le persone fragili, anziani e disabili. I regolamenti, che hanno di fatto trasformato i centri diurni e le strutture riabilitative in RSA, non tengono conto delle necessità dei soggetti disabili, essendo orientati solo verso la parte sanitaria, ma non tenendo per nulla in considerazione la necessaria integrazione socio sanitaria. Continueremo a seguire la situazione e a chiedere al Dipartimento Salute i necessari interventi, perché le persone più fragili meritano risposte”.
“Nella scorsa legislatura - continua Galante - abbiamo combattuto da soli per dire no all’approvazione della legge per la riorganizzazione delle strutture e di questi regolamenti, trovando l'opposizione tanto della maggioranza quanto del centrodestra. Abbiamo più volte denunciato il rischio della paralisi del settore e che a pagare le conseguenze delle scelte fatte sarebbero state le persone fragili, anziani e disabili. I regolamenti, che hanno di fatto trasformato i centri diurni e le strutture riabilitative in RSA, non tengono conto delle necessità dei soggetti disabili, essendo orientati solo verso la parte sanitaria, ma non tenendo per nulla in considerazione la necessaria integrazione socio sanitaria. Continueremo a seguire la situazione e a chiedere al Dipartimento Salute i necessari interventi, perché le persone più fragili meritano risposte”.