Si spegne Maria Fida Moro, custode dell'eredità politica di Aldo Moro

ROMA - Maria Fida Moro, figlia maggiore dell'ex primo ministro italiano Aldo Moro, è deceduta all'età di 77 anni dopo un lungo ricovero in una clinica di Roma. La sua vita è stata segnata da gravi problemi di salute, tra cui tre pre-infarti e una lunga lotta contro il cancro.

Seguendo le orme familiari, Maria Fida ha intrapreso una carriera politica attiva che l'ha vista partecipare attivamente alla vita pubblica italiana. Eletta al Senato nel 1987 con la Democrazia Cristiana, ha successivamente abbracciato diverse cause e partiti, passando da Rifondazione Comunista come indipendente fino alla candidatura a sindaco di Fermo con il Movimento Sociale Italiano. Ha inoltre avvicinato Alleanza Nazionale, il Partito Radicale e la lista ‘Più Roma – Democratici e Popolari’ per le elezioni comunali di Roma.

Il cuore del suo impegno civile è stato dedicato a far luce sugli eventi legati all'assassinio di suo padre. Maria Fida ha fondato l'Associazione Radicale “Sete di verità” e il movimento “Dimensione Cristiana con Moro”, nel tentativo di perpetuare l'eredità politica e umana di Aldo Moro. Ha espresso forte opposizione verso rappresentazioni cinematografiche del rapimento di suo padre, criticando apertamente opere come “Esterno notte” di Marco Bellocchio per la loro interpretazione degli eventi.

Il cordoglio per la sua scomparsa si è diffuso in ambito politico. Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha reso omaggio a Maria Fida Moro, affermando: “Vogliamo rivolgere a Maria Fida Moro un pensiero deferente e qualche attimo di silenzio”, durante la lettura della notizia della sua scomparsa in Aula.

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