Bronzi, star del violoncello con l’orchestra Filharmonie


MOLA DI BARI - Domenica 24 marzo (ore 19.15) fa tappa in Puglia, al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per la programmazione dell’Agìmus, la tournée italiana dell’orchestra La Filharmonie di Firenze realizzata nell’ambito del progetto Circolazione musicale in Italia promosso dal Cidim - Comitato nazionale italiano musica. Diretta da Nima Keshavarzi, persiano di nascita ed europeo d’adozione e formazione, con solista Enrico Bronzi, tra i grandi virtuosi del violoncello, la formazione toscana propone un programma tutto pensato intorno alla musica settecentesca e allo «stile classico», con tre massimi rappresentati del periodo.

Certamente particolare è la proposta di una Sinfonia di Luigi Boccherini, la n. 4 in re maggiore op. 21 G.496. Autore legato soprattutto alle composizioni da camera, da un trentennio a questa parte Boccherini è stato sottoposto a una nuova ricezione critica della sua opera, soprattutto in relazione al repertorio sinfonico. E a sostegno del nuovo valore conferito a questa produzione si pone anche l’attività del Centro Studi Luigi Boccherini di Lucca, che ha recentemente pubblicato una raccolta di saggi proprio sul repertorio sinfonico del compositore lucchese, al quale la Filharmonie ha scelto di dedicarsi.

Arricchisce la serata, nella parte conclusiva, una delle più belle sinfonie di Mozart, la n. 29 in la maggiore K 201, che, con la K 200 e la K 183, appartiene al gruppo di sinfonie scritte tra 1772 e 1774 in cui Mozart mostra il definitivo affrancamento dal gusto italiano, con una nuova impronta soggettivistica che ha fatto spesso parlare - anche se in termini decisamente eccessivi - di una «crisi romantica» del compositore e di una sua adesione alla nascente poetica dello Sturm und Drang.

Nel mezzo, tra le due sinfonie, il Concerto per violoncello in re maggiore composto nel 1783 da un Haydn ormai maturo: una pagina diventata ormai una colonna del repertorio per questo strumento. Fu scritto per il primo violoncello dell’orchestra del principe Esterhazy, Anton Kraft. Qui l’elaborazione interna del materiale s’inserisce nello schema della forma-sonata, ormai consolidato e razionalmente impeccabile, dove il violoncello regna e conduce il discorso musicale. Protagonista dell’esecuzione è Enrico Bronzi, uno dei più affermati solisti sulla scena internazionale, ospite di prestigio della Filharmonie di Firenze, che affronta flessibilmente la musica sinfonica e cameristica, il teatro musicale, l’opera e il balletto, la musica applicata e le nuove forme espressive.

Grandi nomi del mondo della musica e dello spettacolo l’hanno sinora affiancata nel corso delle stagioni concertistiche tenute a partire dal 2016, anno della fondazione, tra cui Roberto Abbado, lo stesso Enrico Bronzi, Anders Hillborg, Marc Niemann, Mariangela Vacatello, Sandro Laffranchini, i solisti del Maggio Musicale Fiorentino e, ancora, Glauco Mauri, Yehezkel Yerushalmi, Davide Bombana e il Nuovo Balletto di Toscana.

Info 368.568412. 

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