Scambio di salme, inviata in Canada quella sbagliata


MONTREAL - L’increscioso episodio ha interessato le salme di due cittadini, uno canadese e uno molto probabilmente russo. La famiglia Jarjour, originaria di Montreal in Canada, ha subito il primo shock nel giro di poche settimane quando il padre, Faraj Allah di 68 anni, è morto di infarto mentre nuotava in vacanza a Cuba.

La seconda fu quando vollero esaminare il corpo in patria e prepararlo per la sepoltura. Perché nella bara che finalmente fu spedita dall'Avana al Canada c'era il corpo di un perfetto sconosciuto. I media canadesi riferiscono di un terribile pasticcio. La famiglia era in vacanza a Varadero a marzo quando si è verificata la tragedia in mare. Due dei figli della vittima, Miriam e Karam, hanno cercato di rianimarlo dopo averlo portato sulla spiaggia, invano. L'uomo ha avuto un infarto mentre nuotava e non è stato possibile rianimarlo.

Secondo la famiglia, ci sono voluti ben 45 minuti prima che arrivasse un medico che ha potuto solo accertare che l'uomo era morto. Quello che è successo dopo è stato difficile da sopportare per la famiglia. Durante questo periodo terribilmente lungo, il nuotatore morto è stato semplicemente adagiato su un lettino e coperto. Ma l’incubo delle vacanze non è finito qui. Poche settimane dopo la morte del padre, una bara contenente il corpo arrivò finalmente nella patria canadese della famiglia. Ma dentro non c'era il morto Faraj, ma un completo sconosciuto. La famiglia si è trovato la salma di un uomo di circa 20 anni più giovane di lui che, a differenza di Faraj, aveva una chioma folta e qualche tatuaggio. E’ stato subito accertato che si trattava di un cadavere diverso.

Secondo le prime verifiche, la persona morta sbagliata probabilmente proveniva dalla Russia. Da allora, la figlia di Faraj, Miriam, ha cercato di scoprire dove si trova realmente il corpo di suo padre. Il giorno del funerale programmato, ha detto: “Ho fatto tutto il possibile per ottenere una risposta. Voglio solo sapere dov'è." La famiglia, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ha ancora ricevuto alcuna informazione dalle autorità cubane su dove possa trovarsi il padre morto. Il consolato russo a Montreal afferma di non poter né confermare né escludere che il corpo finto sia quello di un cittadino russo.

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