Tragedia nella centrale idroelettrica: il tarantino Mario Pisano tra le vittime


BOLOGNA - La tragedia che ha colpito la centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino Bolognese, ha causato dolore e lutto in molte famiglie. Tra le vittime dell'esplosione che ha sconvolto la comunità, si annovera Mario Pisano, un uomo di 73 anni originario di Taranto, residente a San Marzano di San Giuseppe.

Mario Pisano era una figura rispettata e amata nella sua comunità, dove aveva trascorso gran parte della sua vita. Era conosciuto per il suo impegno nel campo sportivo, avendo guidato diverse associazioni locali nel corso degli anni, tra cui il circolo di tennis locale e una società di calcio. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile tra i suoi concittadini, che lo ricorderanno per la sua generosità e dedizione alla sua città.

L'uomo lascia la moglie, due figli adulti e i suoi amati nipoti, che lo ricorderanno con affetto e gratitudine per tutto ciò che ha fatto per la comunità.

Oltre a Mario Pisano, sono stati recuperati i corpi senza vita di Pavel Petronel Tanase, 45 anni, e Vincenzo Franchina, 36 anni. Le ricerche continuano per trovare i quattro dispersi, mentre cinque persone rimangono ferite.

La situazione sul posto è estremamente complessa e pericolosa, come sottolineato da Luca Cari, dirigente della comunicazione dei Vigili del Fuoco. Le squadre di soccorso stanno affrontando sfide significative, compreso il rischio legato all'innalzamento del livello dell'acqua all'interno della centrale. La speranza di trovare superstiti si affievolisce, ma le operazioni di ricerca proseguono con determinazione, nonostante le difficoltà incontrate.

In questo momento di dolore e difficoltà, la comunità si stringe intorno alle famiglie delle vittime e agli operatori impegnati nelle operazioni di soccorso, offrendo tutto il sostegno e la solidarietà necessari per affrontare questa tragedia.

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