I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari presentano i risultati dell’attività operativa 2023


BARI - Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Bari ha presentato i risultati delle attività operative svolte nel 2023, che hanno portato al recupero e alla restituzione di un totale di 8076 beni culturali. Questi risultati sono stati ottenuti nelle regioni di Puglia e Basilicata, contribuendo a preservare il patrimonio culturale italiano a rischio di dispersione internazionale.

Diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale

Nel corso del 2023, si è registrata una diminuzione dei reati che colpiscono il patrimonio culturale, grazie anche alle innovazioni legislative introdotte dalla Legge 9 marzo 2022 n. 22, che hanno inasprito le sanzioni e reso più efficace l'attività repressiva. Durante l'anno, sono state eseguite 25 misure cautelari e deferite 100 persone all'Autorità Giudiziaria per reati di ricettazione, esportazione illecita di beni culturali, violazioni in materia di ricerche archeologiche, contraffazione di opere d'arte e altre infrazioni previste dal Codice penale e dai beni culturali e del paesaggio.

Attività di recupero e sequestri

Sono state eseguite 60 perquisizioni domiciliari e locali che hanno portato al recupero di 18 beni culturali di tipo antiquariale, archivistico e librario, 6495 reperti archeologici, 941 reperti paleontologici e 506 opere d’arte false. Il valore economico dei beni recuperati è stimato in circa 4 milioni di euro, se immessi sul mercato.

Contrasto al traffico internazionale di reperti archeologici

Il Nucleo TPC ha dato particolare impulso al contrasto del traffico internazionale di reperti archeologici, con misure tese all’identificazione dei responsabili degli scavi clandestini e dei fruitori dei beni archeologici trafugati. Nel 2023, 21 persone sono state deferite per scavo clandestino e, grazie al monitoraggio delle piattaforme e-commerce, sono stati recuperati 142 reperti archeologici databili tra il III e il V secolo a.C.


Tutela del paesaggio e controlli

Significativi progressi sono stati fatti anche nella tutela del paesaggio. Sono state denunciate 30 persone per la realizzazione di opere edilizie abusive o in difformità rispetto ai progetti approvati in aree storiche o vincolate. L’attività preventiva e di controllo ha incluso:

  • 40 controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti antiquariali;
  • 25 verifiche sulla sicurezza anticrimine di musei, biblioteche e archivi;
  • 120 controlli nelle aree archeologiche più esposte alle aggressioni criminali;
  • 75 controlli in aree vincolate paesaggisticamente;
  • 150 controlli di beni culturali nella banca dati dei beni illecitamente sottratti.

Operazione "Canusium"

Tra le attività investigative più rilevanti del 2023, spicca l’operazione “Canusium”, che ha portato all’arresto di 21 persone coinvolte in un'organizzazione criminale dedita allo scavo clandestino, furto, ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici. L'operazione, avviata nel 2022, ha portato al sequestro di migliaia di reperti archeologici e alla scoperta di un fiorente canale commerciale di monete archeologiche trasferite illegalmente all'estero.

Verifica della Collezione "Martini-Carissimo"

Il Nucleo TPC ha condotto anche una verifica amministrativa sulla Collezione archeologica "Martini-Carissimo" legata al Castello Svevo di Oria (BR). Le indagini hanno rivelato inadeguatezze nella custodia dei beni culturali e il danneggiamento di alcuni reperti, portando al sequestro di 50 pezzi e al deferimento di due persone per reati di opere illecite su beni culturali, danneggiamento e ricettazione.