Centrale eolica offshore nel Basso Salento, Pagliaro: “Informazioni fuorvianti e inopportune da Odra”


LECCE - Il consigliere regionale Paolo Pagliaro e l’esperto di energia e transizione energetica Domenico Serrone attaccano duramente Odra Energia per le recenti dichiarazioni sul progetto del parco eolico offshore al largo del Basso Salento.

“Le informazioni diffuse sono fuorvianti e inopportune”, affermano in una nota, sottolineando che il sondaggio presentato dalla società sarebbe poco attendibile: “Un campione di mille pugliesi su una popolazione di 4 milioni non è rappresentativo. Inoltre, la promessa di 5mila posti di lavoro è stata enfatizzata senza alcuna certezza, tanto che il Ministero dell’Ambiente ha chiesto fonti verificabili. Esperienze precedenti, come quella di Marsala, dimostrano che l’occupazione stabile in impianti simili è di appena 20-30 unità”.

Pagliaro e Serrone denunciano anche il tentativo di minimizzare l’opposizione sociale e istituzionale al progetto: “Non si tratta di poche voci critiche. Ben 72 amministrazioni comunali, la Provincia di Lecce e numerose associazioni e comitati hanno espresso un netto rifiuto. Anche la Regione Puglia, pur con una posizione ambigua, ha riconosciuto l’incompatibilità del progetto con il paesaggio regionale”.

Oltre agli aspetti economici e ambientali, vengono sollevati dubbi sulla tecnologia proposta da Odra Energia: “Un impianto di tali dimensioni, con questo sistema di ancoraggio, non è mai stato realizzato al mondo. Studi tecnici, tra cui quelli della Commissione Tecnica VIA-VAS e del Tar Lazio, hanno evidenziato gravi problemi di sicurezza, con rischio di collasso strutturale e malfunzionamenti delle turbine galleggianti”.

L’impatto paesaggistico sarebbe, secondo i due esperti, devastante: “Parliamo di turbine alte 315 metri, con rotori di 280 metri di diametro, che comprometterebbero irrimediabilmente la percezione dell’orizzonte. Il Consiglio di Stato ha chiarito che alterare la linea di separazione tra cielo e mare è una violazione del paesaggio”.

“Continueremo a difendere il Salento da progetti speculativi che minacciano la bellezza, l’identità, l’economia e il paesaggio del territorio, con il sostegno delle istituzioni e dei cittadini”, concludono Pagliaro e Serrone.