Giornata contro bullismo e cyberbullismo. M5S: “Chiederemo di audire il movimento ‘Mabasta’ per capire come poter aiutare i ragazzi”
BARI - “Oggi si celebra la giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. È importante mantenere alta l’attenzione su questo tema, partendo dalle iniziative nelle scuole. La Puglia è stata la prima Regione nel 2018, grazie al lavoro della consigliera Di Bari, a dotarsi di una legge per il contrasto a bullismo e cyberbullismo e nel 2023 grazie al lavoro e al coordinamento tra l’assessorato al Welfare e l’ufficio scolastico regionale è stato pubblicato l’Avviso pubblico rivolto alle scuole di ogni ordine e grado per il finanziamento dei progetti relativi alla prevenzione e al contrasto del bullismo e cyberbullismo, con uno stanziamento di 200.000 euro.
Nell’ultima legge di Bilancio siamo riusciti, grazie a un nostro emendamento, a ottenere lo stanziamento di 400.000 euro per le azioni previste dalla norma. Fondi che saranno impiegati per il sostegno della formazione specifica per docenti e team bullismo, e per le attività di sensibilizzazione e di informazione dedicate a studenti e famiglie, nonché per l’istituzione di sportelli di ascolto. Depositeremo anche una richiesta in commissione di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia per audire Mirko Cazzato, fondatore e team leader del movimento giovanile anti bullismo ‘Mabasta’ nato nel 2016.
Il movimento è riuscito in pochi anni ad arrivare in tutta Italia e a diffondere il modello ‘Mabasta’ adottato anche in diverse scuole pugliesi. Vogliamo ascoltare e capire anche dalla loro esperienza quotidiana e dai progetti messi in campo come poter aiutare concretamente i ragazzi e come supportarli, come già ha fatto la Regione Puglia”, Lo dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante (capogruppo), Grazia Di Bari, Rosa Barone e Cristian Casili.
“In Italia - continuano i pentastellati - secondo i dati dell’Osservatorio Indifesa realizzato da Terre des Hommes (2024) il 65% dei giovani dichiara di aver subito una qualche forma di violenza, tra questi il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo. Un numero che è in crescita secondo studi comparativi dal 2011 al 2022. Gli atti di bullismo subiti a scuola sarebbero più frequenti nella fascia di età tra gli 11 e i 13 anni, e anche il cyberbullismo sarebbe in crescita nella stessa fascia d’età. Non si può abbassare la guardia, ma serve implementare le azioni di contrasto. Un lavoro integrato tra scuola, territorio e famiglie è fondamentale per dare vita ad azioni efficaci. Divulgare la cultura della legalità e del rispetto per l’altro è il solo modo per prevenire e contrastare questi fenomeni”./comunicato
Nell’ultima legge di Bilancio siamo riusciti, grazie a un nostro emendamento, a ottenere lo stanziamento di 400.000 euro per le azioni previste dalla norma. Fondi che saranno impiegati per il sostegno della formazione specifica per docenti e team bullismo, e per le attività di sensibilizzazione e di informazione dedicate a studenti e famiglie, nonché per l’istituzione di sportelli di ascolto. Depositeremo anche una richiesta in commissione di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia per audire Mirko Cazzato, fondatore e team leader del movimento giovanile anti bullismo ‘Mabasta’ nato nel 2016.
Il movimento è riuscito in pochi anni ad arrivare in tutta Italia e a diffondere il modello ‘Mabasta’ adottato anche in diverse scuole pugliesi. Vogliamo ascoltare e capire anche dalla loro esperienza quotidiana e dai progetti messi in campo come poter aiutare concretamente i ragazzi e come supportarli, come già ha fatto la Regione Puglia”, Lo dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante (capogruppo), Grazia Di Bari, Rosa Barone e Cristian Casili.
“In Italia - continuano i pentastellati - secondo i dati dell’Osservatorio Indifesa realizzato da Terre des Hommes (2024) il 65% dei giovani dichiara di aver subito una qualche forma di violenza, tra questi il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo. Un numero che è in crescita secondo studi comparativi dal 2011 al 2022. Gli atti di bullismo subiti a scuola sarebbero più frequenti nella fascia di età tra gli 11 e i 13 anni, e anche il cyberbullismo sarebbe in crescita nella stessa fascia d’età. Non si può abbassare la guardia, ma serve implementare le azioni di contrasto. Un lavoro integrato tra scuola, territorio e famiglie è fondamentale per dare vita ad azioni efficaci. Divulgare la cultura della legalità e del rispetto per l’altro è il solo modo per prevenire e contrastare questi fenomeni”./comunicato
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