Maxi operazione contro la pedopornografia online: 34 arresti e oltre 110 perquisizioni in 56 città italiane

BARI - Il fenomeno della pedopornografia online è "in crescita" e deve essere "contrastato con misure più incisive", ha dichiarato il procuratore di Catania Francesco Curcio a margine della conferenza stampa sull’operazione "Hello" della Polizia Postale di Catania. L’operazione, tra le più vaste mai condotte in Italia contro lo sfruttamento sessuale dei minori sul web, ha portato a 34 arresti e oltre 110 perquisizioni in 56 città italiane.

Un'indagine scioccante: vittime dai tre anni in su

Le indagini hanno rivelato l’esistenza di chat pedopornografiche su un social network meno diffuso, frequentate da utenti con nickname inquietanti come "niño con animales" e "niño primeros da zero a sei anni". "Si tratta di fatti di estrema gravità, con migliaia di bambini che porteranno per sempre il segno di questi abusi", ha sottolineato il procuratore Curcio.

L’operazione ha messo in luce come il web sia un terreno fertile per la diffusione di contenuti pedopornografici, nascosti da sistemi avanzati di crittografia e archiviazione cloud. "La Polizia postale di Catania ha aperto un vaso di Pandora, rivelando un sistema in cui questi contenuti aberranti circolano incontrollati", ha aggiunto Curcio.

Indagini sotto copertura e abusi autoprodotti

Due degli arrestati non solo detenevano migliaia di file pedopornografici, ma avevano anche prodotto autonomamente video e immagini di abusi su minori. Le vittime di questi contenuti sono già state identificate dalla Polizia Postale, che ha condotto indagini sotto copertura per infiltrarsi nelle chat e conquistare la fiducia degli utenti, riuscendo infine a identificarli.

L'inchiesta ha portato alla scoperta di diversi gruppi dediti allo scambio di materiale pedopornografico, con bambini abusati in età infantile e persino casi di zooerastia con vittime minorenni. L'identificazione degli utenti ha richiesto un'indagine complessa, con approfondimenti anche all’estero disposti dalla Procura di Catania.

Chi sono gli arrestati e dove sono avvenute le perquisizioni

Gli arrestati sono tutti uomini, di età compresa tra i 21 e i 59 anni, accusati di sfruttamento sessuale di minori online. Risiedono nelle province di:
📍 Catania, Siracusa, Agrigento, Napoli, Pescara, Foggia, Roma, Latina, Milano, Brescia, Firenze, Reggio Calabria, Cosenza, Pordenone, Lecce, Viterbo, Avellino, Barletta-Andria-Trani, Frosinone, Varese, Vicenza, Cagliari.

Le perquisizioni, invece, sono state eseguite in 56 città italiane, tra cui Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Firenze, Bologna, Bari, Catania, Pescara, Genova e molte altre.

Un fenomeno in crescita, necessario un intervento più incisivo

L’operazione Hello ha dimostrato ancora una volta come la pedopornografia online sia un fenomeno sempre più diffuso e organizzato, alimentato da reti anonime e strumenti di crittografia avanzati. "Molti degli indagati pensavano di poter restare anonimi, ma le indagini hanno smentito questa convinzione", ha sottolineato il procuratore.

Il lavoro delle forze dell’ordine ha permesso di individuare vittime in tutto il mondo, e ora l’obiettivo sarà offrire loro il supporto necessario per aiutarle a superare gli abusi subiti. Ma, come sottolineato dal procuratore Curcio, servono misure più restrittive e incisive per contrastare questo ignobile commercio e garantire una maggiore protezione ai minori.