Crisi idrica, l'intervento del presidente Emiliano in Consiglio regionale


BARI - Nel corso della seduta monotematica sulla crisi idrica, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha illustrato la strategia immediata che la Regione sta mettendo in atto per affrontare l’emergenza. Durante il suo intervento, Emiliano ha presentato il protocollo d’intesa tra la Regione Puglia, l’Agenzia per le Attività Irrigue e Forestali e il Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, volto alla progettazione e realizzazione di opere e interventi manutentivi.

"Da quello che ho sentito mi pare di capire che tutti condividano quanto proposto dalla cabina di regia", ha dichiarato Emiliano prima di illustrare nel dettaglio la delibera regionale.

Interventi previsti

La strategia si articola in interventi a breve, medio e lungo termine:

Interventi non strutturali a breve termine:

  1. Programmazione delle erogazioni dello schema Sinni-Agri per il 2025 a tutela del consumo umano.

  2. Definizione di un programma di erogazione dello schema Ofanto a salvaguardia del consumo umano.

  3. Ordinanza regionale per l’emergenza idrica, il risparmio idrico e le limitazioni all’utilizzo dell’acqua nel settore irriguo.

  4. Riattivazione dei pozzi previsti nel provvedimento n. 575 del 2023.

  5. Fondo di progettazione per il Consorzio Centro Sud Puglia.

  6. Completa capacità di invaso della diga del Locone.

  7. Meccanismi di sostegno agli agricoltori colpiti dalla scarsità idrica.

Interventi a breve termine:

  1. Risanamento del manto della diga di Monte Cotugno.

  2. Completamento della ristrutturazione della traversa sul fiume Sauro.

  3. Ripristino della galleria collassata dall’adduttore di San Giuliano.

  4. Trasferimento della risorsa idrica dal bacino del Basento al bacino del Bradano.

  5. Riuso dei reflui affinati per l’irrigazione.

  6. Interventi sulla diga del Pappadai.

Interventi a medio termine:

  1. Realizzazione dell’impianto di dissalazione del Tara.

  2. Rifunzionalizzazione dell’impianto di pompaggio Bernalda Scalo per utilizzo potabile emergenziale delle acque di San Giuliano.

  3. Massimizzazione della capacità della diga di Conza.

  4. Campagna di controllo sui prelievi abusivi dai pozzi.

Interventi a lungo termine:

  1. Ripristino della traversa di Santa Venere sul fiume Ofanto.

  2. Raddoppio dell’adduttore del Sinni.

  3. Utilizzo delle acque dell’invaso di San Giuliano a scopo civile.

  4. Trasferimenti idrici interregionali dal Molise alla Puglia.

  5. Sbarramento del torrente Cappellotto in località Palazzo d’Ascoli.

  6. Ottimizzazione dell’approvvigionamento idrico per Acciaierie d’Italia.

Il ruolo dell’Acquedotto Pugliese e la richiesta di fondi al Governo

Emiliano ha evidenziato l’importanza della gestione pubblica dell’Acquedotto Pugliese e ha ricordato i problemi finanziari ereditati dalla precedente amministrazione, in particolare la sospensione delle cartelle esattoriali dei Consorzi di bonifica, che ha messo a rischio il bilancio regionale.

"Non possiamo togliere quel tributo, possiamo solo sostituirlo con un prestito", ha spiegato il presidente.

Ha poi sottolineato la necessità di un maggiore supporto da parte del Governo nazionale: "Per il minimo indispensabile servono 2 miliardi di euro, ma al momento disponiamo solo di 735 milioni. Restano scoperti 1,3 miliardi: chi ce li deve dare?".

Un appello alla collaborazione nazionale

Emiliano ha quindi sollecitato una collaborazione bipartisan per affrontare la crisi idrica, chiamando in causa il Commissario nazionale per l’emergenza idrica. Ha inoltre ribadito l’importanza di un coordinamento tra tutte le Regioni del Sud per una gestione efficiente delle risorse idriche.

L’utilizzo delle acque reflue come risorsa

Infine, il presidente ha evidenziato il potenziale utilizzo delle acque reflue per l’agricoltura: "Abbiamo 200 milioni di metri cubi disponibili, che potrebbero alleviare parte del fabbisogno irriguo complessivo di 800 milioni".

La seduta si è conclusa con un appello alla responsabilità e alla condivisione degli sforzi per garantire la sicurezza idrica della Puglia nei prossimi anni.