80° Anniversario della Liberazione: a Bari una cerimonia di memoria e responsabilità
BARI – Si è tenuta questa mattina, presso il Sacrario militare dei Caduti d’Oltremare, la cerimonia commemorativa per l’80° anniversario della Liberazione nazionale, promossa dalla Città di Bari e dalla sezione locale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI). Un momento solenne che ha visto la partecipazione del sindaco, alla sua prima celebrazione ufficiale della Liberazione con indosso la fascia tricolore.
Un intervento, il suo, vibrante e ricco di riferimenti storici, etici e civili. «Il 25 aprile sia festa di pace – nel solco delle parole di Papa Francesco» – ha detto il primo cittadino, ricordando il significato profondo di una giornata che rappresenta «la conquista della libertà e della democrazia da parte di uomini e donne che, nell’8 settembre 1943, fecero una scelta di campo».
Un tributo ai resistenti e ai martiri baresi
Nel suo discorso, il sindaco ha reso omaggio a figure simboliche della Resistenza, tra cui il partigiano Zef, combattente della 18ª brigata Kukes, e ha rievocato pagine fondamentali della storia barese, come la strage del 28 luglio 1943 in via Niccolò dell’Arca, la difesa del porto di Bari del 9 settembre, e il contributo di personaggi come il generale Bellomo e Michele Romito. Episodi che hanno valso a Bari la medaglia d’oro al merito civile nel 2007.
Citazioni profonde, come quella tratta dagli scritti di Alba De Céspedes, partigiana e voce di Radio Bari, hanno arricchito la commemorazione, facendo risuonare il valore della libertà conquistata e dell’impegno civile che deve continuare.
La Costituzione come baluardo antifascista
Il sindaco ha richiamato con forza il valore della Costituzione italiana, definendola «atto fondativo antifascista» e ha ribadito come la bandiera tricolore non sia «un vessillo di parte, ma simbolo dello Stato democratico». Un invito chiaro a rifiutare ambiguità e revisionismi: «Il fascismo non è un’opinione, è un crimine», ha ricordato citando Sandro Pertini.
Tra memoria e attualità: l’impegno per l’Europa e la pace
Con un riferimento al Manifesto di Ventotene e alla lezione dei suoi autori – Spinelli, Rossi e Colorni – il sindaco ha invitato i presenti a riflettere sul valore della memoria storica per costruire il futuro. Ha inoltre richiamato le parole di Papa Francesco, pronunciate proprio a Bari nel 2018, contro le corse al riarmo, sottolineando l’urgenza di una cultura della pace, in un mondo sempre più instabile.
Un appello all’azione civica
«Dobbiamo farci artefici della storia, non spettatori» – ha concluso il primo cittadino – rilanciando un messaggio di impegno civile, memoria attiva e responsabilità collettiva.
Una cerimonia intensa, che ha trasformato il ricordo della Liberazione in un richiamo all’etica pubblica, alla difesa dei valori democratici e alla custodia della pace, in linea con gli insegnamenti della nostra storia e dei suoi protagonisti.
Viva la Liberazione, Viva la Repubblica, Viva l’Italia!