Ex Ilva, nuovo capitolo della vertenza: il 21 maggio incontro a Roma tra Governo e sindacati metalmeccanici
ROMA – Un nuovo snodo cruciale per il futuro dell’ex Ilva è atteso mercoledì 21 maggio, quando a Roma si terrà un incontro tra i sindacati metalmeccanici e rappresentanti del Governo, tra cui il sottosegretario Alfredo Mantovano e alcuni ministri competenti.
L’appuntamento è destinato a diventare un momento decisivo per fare chiarezza sulle prospettive dell’impianto siderurgico di Taranto, al centro da anni di una vertenza complessa che coinvolge aspetti industriali, ambientali e sociali. Al tavolo si discuterà dello stato della produzione, del futuro occupazionale di migliaia di lavoratori e delle trattative in corso con soggetti privati, tra cui la discussa ipotesi di ingresso del gruppo Baku Steel.
I sindacati, in particolare, si attendono risposte concrete sul piano industriale e garanzie su occupazione, salute e sicurezza. L’Unione Sindacale di Base (USB) ha già ribadito la necessità di procedere con la nazionalizzazione dell’impianto, sostenendo che “non esistano alternative credibili alla gestione pubblica”.
Allo stato attuale, sono circa 10.300 i lavoratori coinvolti direttamente, oltre a 1.500 dipendenti dell’Ilva in amministrazione straordinaria in cassa integrazione e 4.000 lavoratori dell’indotto. Numeri che rendono evidente l’enorme impatto sociale di ogni scelta politica o industriale.
L’incontro del 21 maggio rappresenterà anche l’occasione per fare il punto sull’efficacia delle misure sinora adottate e per verificare la possibilità di avviare un percorso condiviso di rilancio del polo siderurgico, che tenga insieme produzione, sostenibilità ambientale e diritti dei lavoratori.