Grottaglie, in fiamme auto assessore comunale. Il sindaco D'Alò: "Atto vile"


PIERO CHIMENTI
- Grave atto vandalico nella notte a Grottaglie, dove l'auto dell'assessore comunale all'Ambiente, Maurizio Stefani, è stata data alle fiamme nella notte. Le fiamme hanno provocato anche danni alla facciata dell'abitazione dove il mezzo era parcheggiato. Le forze dell'ordine, che stanno indagando sull'accaduto, non escludono nessuna pista, tra cui quella dolosa che al momento pare più accreditata, facendo aumentare la richiesta di sicurezza da parte della cittadinanza. 

Il Sindaco Ciro D'Alò, nell'esprimere solidarietà a Stefani, ha condannato il gesto vandalico: "Questa notte è accaduto qualcosa di gravissimo: l’auto dell’assessore Maurizio Stefani è stata data alle fiamme. Un atto criminale, vile, che ha messo in pericolo non solo lui, ma anche la sua famiglia, la sua casa, la tranquillità dei vicini. Le fiamme hanno lambito la facciata dell’abitazione. Poteva finire in tragedia. E solo per un caso non siamo oggi a raccontare un dolore ancora più profondo. Ci stringiamo con forza a Maurizio, a sua moglie, ai suoi figli. Nessuno dovrebbe vivere la paura dentro le mura della propria casa, nessuno dovrebbe essere colpito per il proprio impegno pubblico. Questo non è solo un attacco a un uomo, è un attacco all’intera comunità, al senso stesso delle istituzioni, alla libertà e alla democrazia. Chi ha compiuto questo gesto vile pensava forse di spaventarci, di fermare il lavoro che portiamo avanti ogni giorno con onestà e dedizione. Si sbaglia di grosso. Non ci pieghiamo. Non ci faremo intimidire. Risponderemo con più determinazione, più coesione, più coraggio.
E non possiamo tacere sul clima che stiamo vivendo. Troppo spesso, sui social, si scatena un odio cieco, una rabbia costante che semina rancore e disumanità. Le parole hanno un peso. Le parole costruiscono o distruggono. E quando si perde il senso del limite, il passo verso la violenza è breve. È il momento di fermarsi, di riflettere, di ritrovare il rispetto, anche nelle differenze. Le idee si confrontano, non si bruciano. Le persone si ascoltano, non si aggrediscono. Oggi siamo tutti al fianco di Maurizio. E da oggi lo saremo ancora di più. Uniti, sempre con la schiena dritta. Non vinceranno la paura e l’odio. Noi andiamo avanti. Insieme".