Omicidio di Claudio Lasala: la Corte d’Appello riduce le condanne, ma resta l’obbligo di risarcimento


BARI - La Corte d’Appello di Bari ha ridotto le pene inflitte in primo grado a Michele Dibenedetto e Ilyas Abid, condannati per l’omicidio di Claudio Lasala, il 24enne ucciso con una coltellata nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2021 all’esterno di un bar nel centro storico di Barletta.

I giudici hanno condannato Dibenedetto a 22 anni di reclusione (contro i 24 del primo grado) e Abid a 18 anni (in precedenza condannato alla stessa pena del complice). Entrambi sono accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, con un’origine della lite ritenuta dalle stesse autorità “banale”: il rifiuto di un drink avrebbe scatenato la violenta reazione, degenerata in una tragica aggressione conclusa con un fendente al cuore che ha ucciso il giovane Lasala.

La conferma del risarcimento

Nonostante la riduzione delle pene, la Corte ha confermato l’obbligo di risarcimento nei confronti delle parti civili, a favore della famiglia della vittima, sottolineando la gravità morale e sociale dell’episodio.

Una città ancora sconvolta

Il caso continua a suscitare profonda emozione e indignazione a Barletta e nell’intera comunità pugliese. L’omicidio di Claudio Lasala, avvenuto senza apparente motivo se non una discussione futile, è stato da subito percepito come simbolo di un’escalation di violenza giovanile che colpisce anche luoghi di ritrovo abituali, trasformando le notti cittadine in potenziali teatri di tragedia.

La riduzione delle condanne non ha spento il dolore e la richiesta di giustizia da parte dei familiari e di molti cittadini, che vedono nella vicenda una ferita ancora aperta e un monito contro l'indifferenza verso la violenza gratuita.

L’attenzione ora si sposta sulle motivazioni della sentenza d’Appello, che saranno depositate nelle prossime settimane e chiariranno le ragioni giuridiche dietro l’alleggerimento delle pene. Nel frattempo, il ricordo di Claudio Lasala resta vivo, come simbolo di una vita spezzata troppo presto e senza ragione.