Santeramo, tentano di bruciare vivo un giovane straniero: tre arresti per tentato omicidio
SANTERAMO IN COLLE – Un’aggressione brutale, culminata in un tentativo di omicidio con modalità raccapriccianti: tre uomini sono finiti in carcere con l’accusa di tentato omicidio, dopo aver tentato – secondo la ricostruzione dei carabinieri – di dare fuoco a un giovane straniero con della benzina.
In manette sono finiti Francesco Molinari, 35 anni, Francesco Sgaramella, 47 anni e Leonardo Fraccalvieri, 38 anni.
Tutti e tre residenti a Santeramo in Colle, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati su ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dalla giudice per le indagini preliminari Antonella Cafagna, su richiesta del PM Giovanni Calamita della Procura di Bari.
Il movente: messaggi alla ex
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’aggressione sarebbe scaturita dalla gelosia e dal desiderio di vendetta. La vittima, un ragazzo straniero, avrebbe inviato dei messaggi ritenuti inopportuni alla ex compagna di Molinari. Un affronto che, secondo l’accusa, ha scatenato la furia del 35enne e dei suoi complici.
I due si conoscevano da circa sei mesi e si sarebbero incontrati con la scusa di prendere un caffè. In realtà, secondo gli investigatori, era una trappola.
L’agguato
Una volta entrati in casa del giovane, i tre lo avrebbero aggredito a calci, pugni e colpi con frammenti di vetro, provocandogli ferite sanguinanti. Ma non si sarebbero fermati lì. Gli aggressori avrebbero cosparso il corpo del giovane con della benzina, mentre uno di loro – secondo la vittima – teneva un accendino già pronto per essere usato.
Solo un colpo di fortuna ha impedito la tragedia: il ragazzo, nonostante le ferite e le minacce di morte, è riuscito a fuggire e a chiamare i carabinieri, che sono subito intervenuti.
Durante la denuncia, la vittima ha riferito che Molinari gli avrebbe rinfacciato i messaggi inviati alla ex compagna mentre lo picchiava, definendoli “fastidiosi”.
Le indagini
I carabinieri della compagnia di Santeramo, coordinati dalla Procura di Bari, hanno raccolto elementi ritenuti gravi a carico dei tre indagati, procedendo all’arresto. I tre sono ora in carcere, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Una vicenda di violenza estrema, che ha suscitato profondo sconcerto nella comunità locale e che rilancia l’allarme sul rischio sociale di atteggiamenti persecutori e di violenze dettate dalla gelosia, degenerati in un episodio al limite del femminicidio speculare, con vittima un giovane uomo straniero.