Scoperto smercio di droga nel pronto soccorso dell'ospedale Lastaria di Lucera: sei arresti e quattro denunce
LUCERA – Un'operazione dei Carabinieri ha portato alla scoperta di un fiorente traffico di droga all'interno dell'ospedale Lastaria di Lucera, precisamente nella postazione del pronto soccorso. Sei persone sono state arrestate con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre altre quattro sono state denunciate a piede libero.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Foggia, ha messo in luce il coinvolgimento di un autista soccorritore del 118, che rivestiva un ruolo cruciale nell’organizzazione dello smercio. Il 118, infatti, non si limitava a prestare soccorso, ma il soccorritore aveva creato un vero e proprio punto di spaccio all'interno della postazione del pronto soccorso dell'ospedale.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il principale indagato, insieme a una rete di complici, operava in aree riservate del nosocomio, dove discuteva l'approvvigionamento delle sostanze stupefacenti e la distribuzione dei proventi derivanti dalle cessioni. I carabinieri hanno accertato oltre 80 episodi di cessione, acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, che venivano realizzati sotto gli occhi dei pazienti e del personale ospedaliero.
La vicenda ha sollevato preoccupazione tra i cittadini e i pazienti dell'ospedale, ma anche tra il personale sanitario. A tal proposito, in un comunicato stampa, si è precisato che l'attività illecita si svolgeva nella postazione del 118 della ASL Foggia, situata in locali adiacenti al pronto soccorso, ma con personale del Servizio Territoriale del 118, non direttamente coinvolto nel pronto soccorso vero e proprio.
L’operazione è stata portata a termine dopo un’accurata raccolta di prove che ha portato all'identificazione dei responsabili e alla loro messa in stato di arresto. Gli inquirenti non escludono ulteriori sviluppi nell'inchiesta, in quanto gli arresti potrebbero aprire la strada a un ulteriore approfondimento delle dinamiche dello spaccio nel contesto ospedaliero.
La vicenda ha suscitato sconcerto nella comunità locale, preoccupata per il coinvolgimento di un membro del personale sanitario in un traffico di sostanze stupefacenti che ha avuto luogo all’interno di una struttura pubblica e destinata a curare i cittadini.
Il caso rimane sotto la stretta osservazione della Procura di Foggia, mentre proseguono le indagini per identificare eventuali altri responsabili e comprendere l’entità del fenomeno di spaccio all’interno dell’ospedale.