Trump: “Forse la pace tra Russia e Ucraina non è possibile”. E sulla Costituzione: “Non so se devo rispettarla”
Washington – Donald Trump torna a far discutere con un’intervista a NBC News che andrà in onda questa sera negli Stati Uniti. Tra le anticipazioni già diffuse, il presidente ha toccato temi centrali della politica internazionale e interna, rilasciando dichiarazioni destinate a suscitare ampio dibattito.
“Forse la pace non è possibile”, ha detto Trump parlando del conflitto in corso tra Russia e Ucraina. “C’è un odio tremendo, stiamo parlando di un odio profondo tra questi due uomini (Zelensky e Putin, ndr) e tra i loro generali. Stanno combattendo duramente da tre anni”, ha affermato il presidente americano, aggiungendo però che ci sono comunque “ottime possibilità” per una soluzione diplomatica.
“Non cerco un terzo mandato”
Parlando della sua presidenza – iniziata ufficialmente lo scorso 20 gennaio con un secondo mandato – Trump ha chiarito che non intende candidarsi per un terzo: “Non cerco un terzo mandato”, ha detto, riconoscendo i limiti costituzionali. Ha anche sottolineato l’importanza della sua eredità politica, evidenziando la presenza di nuove figure capaci di portare avanti l’agenda Maga. Tra questi, il vicepresidente JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio, definiti protagonisti della sua seconda amministrazione. “Sarò un presidente di otto anni, per due mandati. Ho sempre pensato fosse molto importante”, ha dichiarato.
Dubbi sulla Costituzione e sul giusto processo
Non meno clamorose le affermazioni relative al rispetto della Costituzione degli Stati Uniti. Alla domanda se ritenesse di doverla rispettare, Trump ha risposto: “Non lo so”. Un’affermazione che ha lasciato interdetta la giornalista Kristen Welker e che ha aperto interrogativi sulla visione costituzionale del presidente. In merito al giusto processo, ha mostrato ulteriore ambiguità: “Non so se tutti debbano avere un’udienza. Non sono un avvocato. Se fosse così, avremmo bisogno di milioni di processi”.
Tuttavia, ha precisato che i suoi legali “seguiranno quanto stabilito dalla Corte Suprema”.
“Powell non sarà rimosso prima della scadenza”
In ambito economico, Trump ha rassicurato i mercati confermando che Jerome Powell resterà alla guida della Federal Reserve fino alla fine del mandato (maggio 2026), pur criticandone l’atteggiamento: “È completamente rigido. Dovrebbe abbassare i tassi e prima o poi lo farà. Ma non è un mio fan”.
Dazi e Cina: “Non li rimuoverei”
Sul fronte commerciale, il presidente ha ribadito la sua linea protezionistica: non esclude la possibilità di rendere permanenti i dazi per incentivare la produzione interna. “Perché mai qualcuno dovrebbe costruire negli Stati Uniti se pensasse che i dazi verranno ritirati?”, ha detto.
Quanto alla Cina, ha ricordato l’interruzione degli scambi voluta dal suo governo: “Abbiamo smesso di fare affari con loro. Non stiamo perdendo più mille miliardi di dollari. Ora vogliono un accordo, lo vogliono davvero. Ma deve essere equo”.