Antonio Marras apre a Bari: un nuovo flagship store tra radici, arte e visione
BARI - Bari, finalmente! Nel mosaico prezioso dei flagship firmati Antonio Marras, si aggiunge un nuovo e atteso tassello: la città di Bari. Dopo Alghero — la sua città natale — e poi Roma, Venezia, Verona, Forte dei Marmi, Firenze, Milano e Porto Cervo, la presenza del designer in Puglia si concretizza in uno spazio che è molto più di un negozio: è una casa, un luogo dell’anima, un punto d’incontro tra moda, arte, materia e sentimento.
Un legame profondo con la Puglia
Non è un caso, né una scelta casuale: Antonio Marras con la Puglia ha un legame intimo, viscerale. «Si tratta di sentimento, di comune sentire. Si tratta di parlare la stessa lingua» — si legge nella presentazione del nuovo spazio. E in effetti, è proprio in questa terra che Marras ha trovato una seconda casa, a Cutrufiano, tra le campagne salentine, dove ha potuto realizzare il sogno di lavorare con le mani, creando ceramiche, totem, vasi, quadri, oggetti che incarnano l'urgenza di fare e la necessità di trasformare la materia in poesia. Una visione, questa, predetta a Marras dalla grande artista Maria Lai, sua mentore e ispiratrice.
In Puglia, il designer ha riscoperto la sua Sardegna nei profumi del mare, nei sapori autentici della cucina, nella generosità delle persone. E proprio qui, nella capitale di una regione che sente profondamente sua, ha scelto di “mettere radici” anche con il suo universo creativo.
Uno spazio vivo e abitato, come una casa
Come per ogni flagship Marras, anche il nuovo negozio di Bari è pensato come una casa vissuta, arredato con cura estrema, dettaglio per dettaglio. Nulla è lasciato al caso: mobili selezionati uno ad uno, tappeti realizzati appositamente, carte da parati disegnate dallo stesso Marras, ceramiche e oggetti creati su misura. Un mondo che accoglie e racconta.
In forte contrapposizione al brutalismo del cemento a vista dei pilastri, il designer ha scelto arredi in acciaio lucido, che si ritrovano nei dettagli d’arredo e nell’appendiabiti-scultura, come l’installazione luminosa Ledda di Mario Torrigiani. Ai tavoli di vendita, invece, è affidato il compito di “alleggerire” lo spazio: il tavolo Cidonio in cristallo trasparente, disegnato da Antonia Astori negli anni ’60, e il tavolo Faraone, con gambe in marmo opacizzato di Carrara, creato da Renato Polidori negli anni ’80.
Un luogo da vivere, non solo da visitare
Il nuovo store di Bari è molto più che una vetrina: è un luogo aperto all’incontro, al dialogo, all’esperienza. È possibile esplorare il mondo Marras in tutte le sue sfumature: dai capi alle fragranze, dagli accessori agli oggetti d’arte, ma anche incontrare persone, conversare, condividere. Un luogo dove stare bene.
Perché la moda, per Marras, non è solo abito. È narrazione, appartenenza, evocazione. E il suo universo creativo non resta confinato alla Sardegna, ma abbraccia tutto il mondo, come la musica che, quando è universale, non ha confini.
Con l’apertura a Bari, Antonio Marras aggiunge un nuovo capitolo al suo racconto poetico, portando nel cuore della Puglia la sua visione fatta di materia, bellezza e umanità.