Bari, donna investita e aggredita sul lungomare: grave episodio di violenza nei pressi della Regione
BARI - Un episodio di violenza inaccettabile ha scosso questa mattina il lungomare di Bari, nei pressi della sede della Regione Puglia. Una donna, che stava attraversando la strada regolarmente sulle strisce pedonali, è stata investita da un uomo a bordo di uno scooter mentre portava con sé il suo stand-up paddle (SUP).
Ma ciò che ha reso l’episodio ancora più grave e deplorevole è quanto accaduto subito dopo l’impatto: il conducente dello scooter, invece di prestare soccorso o mostrare alcun segno di pentimento, ha aggredito verbalmente la donna, l’ha spintonata e poi scaraventata a terra, fuggendo infine a tutta velocità. Una scena di inaudita violenza che ha lasciato sotto shock la vittima e i presenti.
A rendere pubblica la vicenda è stata Francesca Bottalico, presidente della Commissione Culture, Politiche giovanili e Sport del Comune di Bari, che ha denunciato il fatto con un post sulla sua pagina Facebook istituzionale, definendo l’aggressione come un atto vile e intollerabile.
Pronto l’intervento di passanti e Polizia Locale
Alcuni passanti hanno immediatamente prestato soccorso alla donna e contattato le forze dell’ordine. Sul posto è intervenuta in pochi minuti la Polizia Locale, che ha preso in carico la ricostruzione dell’accaduto e ha avviato le indagini per individuare il responsabile, anche grazie alle testimonianze raccolte e alle possibili immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona.
Le condizioni fisiche della donna, per fortuna, non destano preoccupazione, ma restano forti il trauma e lo shock emotivo per la brutale aggressione subita in pieno giorno, in un’area centrale e frequentata della città.
Ferma condanna da parte delle istituzioni
L’episodio ha suscitato profonda indignazione tra i cittadini e le istituzioni. “Non è questo il tipo di città che vogliamo, non sono questi gli uomini che vogliamo”, ha dichiarato Bottalico. “Continuiamo a dire NO a ogni forma di violenza. Rimaniamo uniti e solidali”.
La vicenda riaccende i riflettori sulla necessità di interventi più efficaci per garantire la sicurezza urbana, oltre che sull’urgenza di promuovere rispetto, civiltà e senso di responsabilità in ogni contesto della vita quotidiana.