Lecce, 79 aziende innovative trainano la nuova economia: in crescita startup e PMI tecnologiche


LECCE – Aumenta la spinta innovativa nel tessuto imprenditoriale leccese: sono 79 le aziende innovative presenti nel capoluogo salentino, suddivise in 17 PMI innovative e 62 startup. Numeri in crescita, che confermano la vitalità e la capacità di adattamento di queste realtà rispetto alle imprese tradizionali.

È quanto emerso oggi nel corso della sesta commissione consiliare riunitasi a Palazzo Carafa, che ha visto al centro del confronto il tema “Il tessuto imprenditoriale a Lecce: analisi dei dati e prospettive di sviluppo”. A introdurre i lavori il presidente della commissione, Bronek Pankiewicz, che ha sottolineato l’importanza della raccolta e rielaborazione dei dati per leggere in profondità lo stato dell’economia locale.

A fornire il quadro analitico è stato Davide Stasi, data analyst, che ha presentato una serie di grafici e tabelle riguardanti le caratteristiche economiche e strutturali delle aziende innovative di Lecce, mettendone in evidenza potenzialità e prospettive di sviluppo.

Una fotografia dell'innovazione a Lecce

L’analisi ha evidenziato che 65 aziende su 79 operano nei servizi, 9 nell’industria e artigianato, e 5 nel commercio. Dal punto di vista della forma giuridica, predominano le società a responsabilità limitata (srl) con 69 unità, seguite da 7 srl semplificate (srls), 2 società per azioni (spa) e 1 cooperativa.

A livello nazionale, sono 3.016 le PMI innovative registrate, di cui 137 in Puglia. Per quanto riguarda le startup, in Italia se ne contano 12.300, con 548 in Puglia e 62 localizzate nel solo territorio leccese.

Giovani, donne e innovazione tecnologica

Lo studio ha anche approfondito aspetti socio-demografici delle imprese innovative, analizzando la presenza di quote prevalenti di donne, giovani e stranieri nei team fondatori o nel personale impiegato. Sono stati inoltre rilevati i capitali sociali investiti, il numero degli addetti, la classe di produzione e la data di iscrizione alla sezione speciale del registro imprese.

Per essere riconosciute come startup innovative, le aziende devono rispettare requisiti rigorosi, tra cui:

  • almeno il 15% dei costi o del valore della produzione dedicato alla ricerca e sviluppo;

  • team formato per 2/3 da laureati magistrali o per 1/3 da dottori di ricerca, dottorandi o professionisti con esperienza certificata in ricerca;

  • titolarità di brevetti o software registrati.

Una spinta alla “quarta rivoluzione”

Secondo quanto emerso durante i lavori, le startup rappresentano oggi un’autentica iniezione di energia per l’economia locale e nazionale, essendo protagoniste della quarta rivoluzione industriale, quella della digitalizzazione. L’imprenditoria leccese si dimostra dunque ricettiva alle sfide dell’innovazione, con un ecosistema sempre più orientato al futuro.

L’incontro si è chiuso con l’impegno della commissione a proseguire nel monitoraggio costante dei dati per facilitare politiche pubbliche mirate e azioni di sostegno concreto alle nuove imprese che scelgono l’innovazione come motore di sviluppo.