Oleoturismo: la Puglia approva la Legge Regionale n. 9/2025. Le Città dell’Olio diventano interlocutore istituzionale
BARI - La Puglia si conferma capofila nel panorama nazionale dell’oleoturismo con l’approvazione della Legge Regionale n. 9/2025, un provvedimento che disciplina in modo organico e innovativo l’attività oleoturistica, segnando un momento storico per il settore olivicolo pugliese e per tutto il comparto turistico legato all’olio extravergine d’oliva.
Tra le novità più significative introdotte dalla nuova legge vi è il riconoscimento formale dell’Associazione nazionale Città dell’Olio come interlocutore diretto della Regione Puglia, un primato a livello nazionale sancito all’art. 8, comma 3 della norma.
L’associazione parteciperà attivamente, insieme a rappresentanze del mondo agricolo e degli operatori turistici, alla definizione del programma triennale di promozione dell’oleoturismo regionale, in sinergia con la pianificazione generale del turismo.
“La Regione Puglia ha saputo compiere una scelta lungimirante,” ha dichiarato Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio. “Il riconoscimento del nostro ruolo istituzionale rafforza la nostra capacità di fare da ponte tra territori, imprese e amministrazioni. È un modello virtuoso che auspichiamo venga adottato anche da altre Regioni italiane.”
Sulla stessa linea anche Cesareo Troia, Vicepresidente Vicario dell’Associazione e Coordinatore regionale pugliese: “Questa legge è un punto di svolta. Finalmente portiamo la voce dei territori direttamente ai tavoli decisionali, offrendo nuove opportunità a comunità locali e imprese.”
Grande soddisfazione anche da parte dell’amministrazione regionale. Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, ha evidenziato come “questa legge rappresenti uno strumento fondamentale per dare piena attuazione alla multifunzionalità delle aziende agricole pugliesi. L’oleoturismo, accanto all’enoturismo, è una leva strategica per rafforzare il brand Puglia a livello nazionale e internazionale.”
La norma si inserisce nel solco tracciato dalla legge nazionale 160/2019 e dal decreto MIPAAF del 26 gennaio 2022, seguendo l’esempio di altre Regioni – tra cui Toscana, Umbria, Sardegna e Sicilia – ma distinguendosi per l’innovativa centralità riconosciuta alle Città dell’Olio come soggetto di governance turistica territoriale.