Se non ora quando: "Siamo 10 mila", grande corteo a Bari in difesa dei diritti delle donne

BARI. "Siamo 10 mila". Con questo grido festoso migliaia di persone si sono radunate a Bari nella centrale piazza del Ferrarese a conclusione di un corteo che ha attraversato alcune delle principali strade della città per la mobilitazione delle donne "Se non ora, quando?". Secondo la questura sono 3 mila persone. Alla manifestazione hanno partecipato moltissime donne, ma anche uomini, ragazzi e ragazze e intere famiglie. Gli slogan più frequenti chiedono le dimissioni del presidente del Consiglio. Molti cartelli fanno riferimento allo scandalo Ruby e alle feste a casa del premier.
“Un anticipo di primavera, l’annuncio di una nuova stagione di diritti”. Anche Onofrio Introna, presidente del Consiglio regionale, è stato in piazza, a Bari, con le donne che rivendicano un ruolo di parità e non di subordinazione.
“Ho partecipato - a titolo personale, perché non dimentico di essere un cittadino ed un soggetto politico – ed ho verificato la maturità con cui le donne italiane reclamano con forza il diritto ad essere riconosciute come componenti paritarie della società, a porre l’accento sulla condizione femminile, che rischia di subire un nuovo arretramento”.
Ragazze, anziane, giovani madri, una società rosa in piazza. Per Introna “è stata una straordinaria prova di democrazia, un segnale chiaro al governo centrale della stanchezza di un Paese che soffre la crisi, di un territorio abbandonato alla deriva di un federalismo egoista, di uomini e giovani senza occupazione e con loro e più di loro le donne, metà delle quali non potrà mai aspirare ad un lavoro, come le statistiche segnalano da tempo”.
“Una classe di governo consapevole, che avesse veramente a cuore le sorti della comunità, dovrebbe prendere atto di questa dichiarazione di sfiducia e farsi responsabilmente da parte, come accadrebbe in un Paese democratico”.
Anche il consigliere regionale Anna Nuzziello, l’assessore Dario Stefàno e i consiglieri Angelo Disabato, Giovanni Brigante, Francesco Laddomada della Puglia per Vendola” hanno sostenuto la mobilitazione di piazza del Ferrarese.
“Viviamo in un momento storico, culturale e sociale particolare in cui, ha chiarito la Nuzziello, hanno il sopravvento la cultura della violenza, dell’odio e dell’intolleranza verso i propri simili. Solo il dialogo può stemperare questo mix ormai diventato esplosivo tra mondi e sessi diversi. E quale migliore comunicazione può essere più efficace dei nostri esempi di vita. Sabato nelle piazze ci saranno le nostre donne che non piangono e non si lamentano, ma che lavorano, studiano, che lottano contro la precarietà, che inseguono sogni di giustizia e verità. Ma le nostre donne insieme sono anche mogli e madri", conclude la Nuzziello.

(Redazione)

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