Capodogli spiaggiati nel Gargano: il caso finisce su rivista Usa

FOGGIA. Il caso dello spiaggiamento di sette capodogli sulle coste del Gargano, avvenuto a dicembre 2009, ha guadagnato le pagine della prestigiosa rivista scientifica statunitense Plos One. Lo studio, frutto di un lavoro di squadra di natura multidisciplinare e internazionale, che ha coinvolto scienziati di numerose istituzioni di Italia, Spagna e Grecia, e' stato definito dalla rivista "un vero e proprio modello di riferimento" mai sviluppato prima su scala mondiale nella gestione di un episodio di spiaggiamento di massa di grandi cetacei. Episodio la cui possibile causa, a seguito dello studio, viene individuata in una "condizione multifattoriale". Lo studio - riferisce una nota dell'universita' teramana - porta la firma di Sandro Mazzariol dell'Universita' di Padova e Giovanni Di Guardo, ordinario di Patologia generale e fisiopatologia veterinaria alla Facolta' di Medicina Veterinaria dell'Universita' di Teramo, e numerosi altri autori fra i quali anche Donato Traversa, ricercatore della Facolta' di Veterinaria dell'ateneo abruzzese. . "Gli spiaggiamenti di massa di cetacei - spiega Di Guardo - sono eventi di difficile comprensione e le loro cause sono ancora in larga parte sconosciute, nonostante le numerose ricerche e le varie ipotesi avanzate. Tali eventi sono piuttosto rari nel Mar Mediterraneo, con particolare riferimento a quelli che coinvolgono specie di grandi dimensioni".
"Nel dicembre 2009 - ricorda - sette esemplari maschi sub-adulti di capodoglio (Physeter macrocephalus) si arenarono lungo le coste settentrionali della Puglia. Il ministero dell'Ambiente affido' il coordinamento dell'intervento per le indagini post-mortem all'Unita' per la Necroscopia dei Grandi Cetacei, costituita presso la Facolta' di Medicina Veterinaria di Padova, in collaborazione con le Facolta' di Medicina Veterinaria delle Universita' di Teramo, Bari e Las Palmas di Gran Canaria, nonche' con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata e con altre istituzioni ed enti italiani e stranieri".
"I frutti di questo lavoro di squadra - conclude - Di Guardo - sono contenuti nella corposa pubblicazione di Plos One, che descrive in dettaglio l'episodio di spiaggiamento e, a conclusione delle indagini, valutati anche i parametri geografici e climatici, propone una condizione multifattoriale come possibile causa dello spiaggiamento".

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