I re più brutti della storia


ROMA. Gobbi, mutilati, esangui, prognati, in una parola: brutti. E' lunga la galleria di sovrani medievali e rinascimentali non proprio piacenti, colpa soprattutto dell'elevato tasso di matrimoni tra parenti, che favoriva tra l'altro il protrarsi di difetti ereditari. E' il caso della famosa "mascella degli Asburgo": un importante prognatismo, con l'arcata dentale inferiore piu' avanti di quella superiore e gravi difficolta' nel parlare e nel mangiare, che ha colpito una lunga galleria di sovrani asburgici. Ma quale e' stato il sovrano piu' brutto della storia? Proprio un Asburgo, Carlo II di Spagna (1661-1700), secondo una speciale classifica stilata da Focus Storia, mensile Gruner+Jahr/Mondadori. Figlio di Filippo IV d'Asburgo, Carlo II fu il piu' sfortunato portatore della malformazione di famiglia: il suo mento era cosi' pronunciato e la sua lingua cosi' grossa che a fatica riusciva a masticare e a parlare. Per tutti era "lo Stregato", vittima di una maledizione. Al secondo posto in questa curiosa graduatoria tra i "piu' brutti del reame", Focus Storia piazza Giovanni di Bicci De' Medici, nato nel 1360, che fondo' il Banco dei Medici di Firenze, la banca piu' famosa del XV secolo, ed ebbe fama di saggio. Il gradino piu' basso del podio e' occupato invece da Borso d'Este, duca di Modena, Reggio e, dal 1471, Ferrara, famoso per aver commissionato una Bibbia miniata giudicata oggi un capolavoro del Rinascimento. Dal quarto al decimo posto la rivista colloca Luigi XI, Leopoldo I d'Asburgo, Federico da Montefeltro, Carlo III di Borbone, Filippo IV di Spagna, Enrico VIII, Filippo il Bello d'Asburgo.

(Fonte: Agit.it)

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