Egitto: la guerra civile bussa alle porte del Cairo

di Lamiaa Mahmoud corrispondente da Il Cairo - Lo scenario del conflitto scuote ogni giorno il paese egiziano, che  è arrivato al punto di una vera e propria 'ossessione' del potere. Tutti vogliono essere presidenti; ognuno ha in mente solo i suoi interessi personali, nessuno pensa al bene del popolo e al futuro degli egiziani.

 Questa terribile situazione riecheggia un pò il passato, precisamente il 1811. In quell'anno vi fu "Il massacro del Castello", un evento molto famoso nella storia egiziana, messo in atto da Mohamed Ali per sbarazzarsi dei Mamelucchi e  conquistare il trono.

Ma questa volta, l'Egitto sta vedendo un nuovo e increscioso massacro fra i figli di una stessa patria, ovvero tra i sostenitori e gli oppositori del Presidente Morsi.

Stavolta sarà a livello molto più capillare, e riguarderà tutte le province. E' così che l'Egitto vive i giorni più difficili nella sua storia.

Il conflitto continuerà, dunque, ma quale sarà il destino della manifestazione del 30 giugno? E scorrerà di nuovo il sangue nel paese e si conteranno nuovi martiri? E chi  governerà l'Egitto? Interrogativi di difficile soluzione.

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