Riva: Camusso, inaccettabile tenere in ostaggio i lavoratori

TARANTO - "Tenere in ostaggio i lavoratori e' inaccettabile". Cosi' il segretario federale della Cgil, Susanna Camusso, si e' rivolta oggi al presidio dei lavoratori riuniti davanti allo stabilimento di Cerveno, una delle fabbriche la cui attivita' e' stata sospesa, dopo il sequestro disposto dal gip di Taranto nei confronti della famiglia Riva.

"Non possiamo perdere tempo e aspettare i tribunali. Ci vuole una norma - ha aggiunto la Camusso - che consenta di riprendere da subito il lavoro. Non c'e' alcuna ragione di invocare gli amortizzatori sociali, ma ci vuole invece un provvedimento urgente".

Dopo la chiusura dei 7 stabilimenti della famiglia Riva, "il governo utilizzi queste ore per dirci lunedi' quale norma ha predisposto e manda in Parlamento. Una norma che deve precedere altri dibattiti. La produzione dell'acciaio in questo Paese - ha proseguito Susanna Camusso, davanti al presidio dei lavoratori organizzato a Cerveno - e' troppo importante perche' non si continui a produrla. Non mi interessa come si puo' fare", purche' un provvedimento possa trovare una soluzione al piu' presto.

"L'iter giudiziario - ha aggiunto il segretario federale della Cgil riferendosi alle indagini condotte a Taranto - non puo' intaccare l'attivita' produttiva e il lavoro".L'azienda, intanto, secondo Susanna Camusso "deve chiedere per questi giorni (di sospensione dal lavoro, ndr) la Cassa integrazione che non e' pero' il tema principale. Di certo la 'messa in liberta" e' insopportabile".