Con «San Nicola, il dialetto barese e…» torna in libreria Vittorio Polito

di Grazia Stella Elia - Ecco apparire, in splendida edizione, il quarto libro di Vittorio Polito, il giornalista barese, dinamico topo di biblioteca sempre alla ricerca di chicche straordinarie nel vasto panorama di tradizioni, leggende e curiosità di cui è ricca la città di Bari, da lui incondizionatamente amata.
         
È del 2012 «Pregáme a la barése» (Preghiamo nel dialetto barese), la precedente opera realizzata insieme all’ottima attrice – demologa Rosa Lettini Triggiani, mentre del 2008 e 2009 sono gli altri due impegnativi libri «Baresità e… maresità» e  «Baresità, curiosità e…», tutti gratificati dal consenso sia degli addetti ai lavori, che della gente comune.
         
Ma veniamo a questo nuovo libro «San Nicola, il dialetto barese e… Miracoli, leggende, curiosità» (pagg. 257 + 32 ill. - € 24), fresco di stampa ed uscito, come gli altri, con Levante editori, casa editrice che, veterana nella sua attività, ha saputo conferire al volume un tocco di gradevole eleganza.
           
Un impatto meraviglioso ha certamente il lettore con il libro nel momento in cui posa l’occhio sulla copertina e dallo sfondo blu vede arrivargli incontro un San Nicola artisticamente stilizzato che, con fare trionfale, cavalca un candido gallo con bargigli e zampe rosso fuoco, in armonia col mantello e la mitra del Vescovo – Santo.
         
Il merito della copertina va attribuito soprattutto all’artista Anna Maria Di Terlizzi, autrice di moltissime importanti opere, oltre che di questo «San Nicola a cavallo del gallo Barium», che tanta vivacità conferisce appunto alla prima di copertina.
         
A pagina 9 si legge la sintetica, pregnante dedica di Polito alla moglie Rosa, «insostituibile compagna della mia vita» e, a pagina 11, la dedica alla cara, “felice  Bari”, tratta dal «Responsorio a San Nicola». Segue la presentazione di P. Lorenzo Lorusso, Priore della Basilica di San Nicola, il quale sottolinea la presenza agiografica in Oriente e in Occidente del Santo che, col nome Santa Claus, è noto nel mondo come “uomo generoso che porta i doni”.
         
 Leggiamo, a pagina 15, quanto Vittorio Polito scrive del gran Santo, il quale «non poteva che dimorare a Bari, […] città ecumenica, europea e mediterranea», che ha visto il “sovrapporsi di molteplici civiltà e culture”.  Secondo Polito sarebbe opportuno che San Nicola fosse proclamato “Patrono e protettore del Mediterraneo e dell’Europa”.
Il seguito è tutto un profluvio di poemi, poesie, prose, preghiere e lettere in dialetto barese: una enorme quantità di scritti riguardanti il tema nicolaiano di autori che vanno da Francesco Saverio Abbrescia fino a scrittori attuali.
Vittorio Polito non è affatto nuovo alle indagini bibliografiche; egli sa bene dove e come cercare le rarità letterarie e pertanto scopre il poemetto «La leggenda di San Nicola di Bari» curato da Luigi Sada e da Vincenzo Valente (mio maestro di dialettologia, a cui devo una profonda, sincera gratitudine) e lo riporta in forma integrale. Non è la sola chicca di questo genere; altre ve ne sono e non meno importanti.

È data l’opportunità di leggere testi poetici di circa cinquanta autori, tra i quali figura perfino Dante Alighieri, che nella sua divina opera parla delle tre fanciulle protette ed aiutate da San Nicola. Tante sono anche le “curiosità” da Polito cercate e riportate, tra cui «La palatinità della Basilica di San Nicola», «San Nicola patrono dei ladri»,«San Nicola e gli ortodossi russi», «Il Monastero cipriota dei gatti di San Nicola», ecc.
           
Ancora una volta, dunque, Vittorio Polito ha rivolto la sua attenzione alla “baresità”, a quell’humus tipicamente barese e dialettale che è linfa vitale proveniente dal dialetto, che forse non sbaglieremmo a chiamare “lingua barese”.
             
Il libro si conclude con «… saldi di ironia…» a cura di Giovanni Cavalli, il quale propone pensieri lapidari, molto allusivi, carichi di humour ed ironici ed aggiunge parecchie pagine che fanno da vetrina ad importanti libri pubblicati dalla propria casa editrice.
             
Al giornalista–scrittore Vittorio Polito le congratulazioni più sincere e l’augurio di impegnare in altri nuovi lavori le sue ancora giovanili energie.

Bari ed i Baresi non mancherebbero di continuare ad essergli grati.
                                                                       

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