'Evacuate, bombardiamo'. Popolazione palestinese in fuga da Gaza

di Pierpaolo De Natale - Prosegue ininterrottamente lo scontro tra le truppe di Hamas e gli uomini di Israele che da circa una settimana ha riassunto toni più cruenti e sanguinosi.

"Chiunque trascuri le istruzioni dell'esercito metterà la vita di se stesso e della sua famiglia a rischio. Attenzione". Questo è quanto si legge sui volantini lanciati dall'esercito israeliano sulla zona settentrionale della striscia di Gaza.

Secondo alcune stime locali, sono circa ventimila gli abitanti di Gaza in fuga. Abbandonate le proprie abitazioni a piedi o su carretti di fortuna, le famiglie stanno trovando rifugio nelle scuole dell'Unrwa – Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione – sperando che tali edifici siano esclusi dalla mira distruttrice dei prossimi ed imminenti attacchi di Israele.
I volantini lanciati dall'esercito israeliano che intimano alla popolazione palestinese l'evacuazione
Questa notte ha avuto luogo il primo attacco di terra dell'esercito israeliano. Obiettivo dell'assalto è stato un sito di lancio di missili. situato nella striscia di Gaza, sotto il comando delle truppe di Hamas; quattro i soldati risultati leggermente feriti al termine dello scontro.

Altri raid aerei si sono verificati sulla Striscia, vittima di questi ultimi attacchi è stato un quattordicenne palestinese.

Il bilancio dei scomparsi appare violento e raccapricciante: oltre 150 i morti e circa 800 i feriti.

Poichè gli scontri non sembrano darsi tregua, Onu, Usa ed Europa hanno dato inizio a numerose azioni diplomatiche. Il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, ha dichiarato: "Il conflitto israelo-palestinese ha già devastato troppe generazioni. Serve una tregua immediata"; la titolare della Farnesina ha avuto colloqui telefonici con rappresentanti diplomatici europei e nelle prossime ore partirà alla volta del Medio Oriente.

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