Delle due, la più importante è la seconda, perché riguarda l'effettiva stabilità e solidità della candidatura dell'oncologo. Quest'ultima, pur godendo del sostegno di Silvio Berlusconi, potrebbe cominciare a vacillare poiché i numeri (come conferma il pienone alla manifestazione del 15 marzo alla Fiera del Levante con uno Spazio 7 stracolmo) sono, senza alcuna partigianeria e a ragion veduta, dalla parte di Fitto.
Un buon motivo ma non l'unico per scrivere che l'ex Cavaliere dovrà farsene una ragione, pur ribadendo egli stesso che le liste in Puglia le farà con il commissario di Forza Italia, Luigi Vitali. Una candidatura di Fitto potrebbe rimescolare le carte non solo nel centro-destra ma anche nelle scelte di quella parte dell'Udc che ha preso le distanze dal cartello elettorale con il Centro Democratico e con Realtà Italia, che sosterrà la candidatura di Michele Emiliano aderendo al centro-sinistra.
La mossa di Fitto, complice la fase di sbando che vive il Nuovo Centro Destra in merito al caso Lupi, potrebbe nelle prossime ore non appartenere più alla Fantapolitica ma alla realtà di una campagna elettorale che, nella coalizione facente capo a Forza Italia, stenta ad entrare ancora nel vivo.
