Arrestato il sindaco di Lodi. Renzi: nessun complotto

LODI - Il sindaco di Lodi, Simone Uggetti (Pd), è stato arrestato questa mattina dal Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle di Lodi per l'ipotesi di turbativa d'asta in relazione all'appalto per la gestione delle piscine comunali scoperte in via di aggiudicazione alla società Sporting Lodi. In relazione agli stessi fatti è stato arrestato, contestualmente, anche un avvocato di Lodi. Le operazioni sono tuttora in corso con l'acquisizione di documenti in Comune.

"Ho agito per il bene della città, come ho sempre fatto". Queste le parole, riferite all'ANSA, che il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, ha detto al suo legale, Pietro Gabriele Roveda che lo assisterà nell'interrogatorio di garanzia in mattinata nel carcere di San Vittore.

FANFANI: "NON CHIEDERO' PRATICA A CSM" - Il laico del Pd Giuseppe Fanfani ha annunciato durante il Plenum del Csm che non chiederà l'apertura di una pratica sui magistrati di Lodi. "Allo stato" non lo farò, ha detto Fanfani, "a meno che non emergano altri fatti".

La Giunta Esecutiva Centrale dell'Associazione Nazionale Magistrati ritiene che le dichiarazioni rese oggi dal membro laico del CSM Giuseppe Fanfani siano un'indebita interferenza nel procedimento in corso presso gli uffici giudiziari di Lodi.
RENZI: "NESSUN COMPLOTTO" - Nessun complotto, i magistrati facciano il loro lavoro. Il premier Renzi in una intervista a Rtl interviene sulla vicenda del sindaco Dem di Lodi arrestato per turbativa d'asta. Una vicenda che ha creato polemiche e riportato al centro la questione morale con i verdiniani che sono arrivati a parlare di un 'assedio dei pm'. "Ma de che", replica su questo punto il premier Renzi.

"Ovviamente - dice il leader Pd - fa male perché impedisce di far vedere cose positive dell'Italia ma serve chiarezza e tranquillità e rispetto al complotto dico 'ma de che'. C'è un'indagine in corso, piena fiducia nei magistrati". "Chi è colpevole - ha aggiunto Renzi - è giusto che paghi ma nessuno tipo di stumentalizzazioni su questo. Non si gridi al complotto, al 'siamo assediati', se i magistrati vedono ipotesi di reato procedano, vadano a sentenza", ha concluso.

"Io mi arrabbio - sostiene ancora Renzi - perchè il mio governo ha aumentato le pene per la corruzione e aumentato la durata della prescrizione sulla corruzione mentre altri hanno votato no. La questione morale c'è dappertutto, c'è qualcuno che ruba, non va bene ma smettiamola di sparare sugli altri. Non c'è destra contro sinistra ma onesti contro ladri". "M5s e Lega - accusa Renzi - usano due pesi e due misure. Parlare di riforma costituzionale in questa vicenda non c'entra niente, è un tentativo di strumentalizzare una vicenda giudiziaria". "E' molto facile - dice il premier replicando agli attacchi di Salvini - fare battaglia su questo contro altri. Ieri Mantovani è tornato in aula tra la bagarre dopo essere stato indagato per vicende legate a questioni di tangenti e corruzione".

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